21 Dicembre 2022
fonte: pixabay
Cambiano i parametri per il Bonus cultura. Via libera della commissione Bilancio della Camera al restyling della App18: al suo posto arrivano due nuovi bonus, basati sul reddito e sul merito dello studente. I maggiorenni potranno ottenere una 'Carta della cultura Giovani', per i residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari con Isee fino a 35mila euro e una 'Carta del merito' per chi si è diplomato con la votazione 100/100 all'esame di maturità.
Isee e merito scolastico saranno i nuovi parametri per ottenere il bonus cultura da 500 euro per i 18enni. I due nuovi bonus, basati rispettivamente sul reddito e sul voto scolastico, valgono 500 euro ciascuno e sono cumulabili tra loro, assegnati e utilizzabili nell'anno successivo a quello del compimento di 18 anni.
Da gennaio, poi, si prevede di definire i dettagli dell'intervento con le categorie interessate e per evitare le truffe, dovrebbero essere in arrivo sanzioni per gli esercenti.
Alcune settimane fa il governo aveva fatto sapere di voler modificare il bonus per i 18enni. Dopo le iniziali proteste dell'opposizione e delle associazioni di settore, la misura è stata riformulata, lasciando invariata l'idea di base, ma cambiando i parametri di accesso. Il presidente della commissione Cultura e presentatore dell'emendamento in questione, Federico Mollicone ha spiegato: “Non aboliamo la App 18. Sarà fatta una nuova Carta con criteri più trasparenti ed equi”. Anche il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha puntualizzato: "Va modificata perché mostra criticità, ma dire che la cancelliamo è falso”.
Giorgia Meloni è intervenuta sul tema chiarendo: "Non vogliamo abolire il bonus ai 18enni per la cultura", semplicemente "non c'è ragione che lo riceva il figlio di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia. Va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura, e vanno meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse e credo anche che occorra lavorare sulle truffe. Quindi confermo che intendiamo modificare questa norma, senza però togliere queste risorse alla loro destinazione originale: giovani e cultura”.
Tra i motivi della modifica più citati dal governo ci sono episodi di acquisti di beni non iscritti nell'elenco della 18App, dichiarazioni false e anche una vera e propria rete di adescatori di 18enni per sfruttarne il bonus cultura. Ammontano a circa 9 milioni di euro i soldi coinvolti nei casi di truffe o usi indebiti del bonus. Sodi che solo in parte sono stati restituiti.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia