25 Agosto 2022
fonte: Imagoeconomica
Una fiammata porta il futures sul gas, negli scambi ad Amsterdam, a toccare i 315 euro (+8%). Poi si assesta su quota 310 euro, un rialzo sensibile comunque che mette pressione ai Governi. Chiude poi, nella giornata di oggi, a 321,4 euro al megawattora (+10%): è record. L'impennata ha anche portato i prezzi dell'energia in tutto il continente, contribuendo all'aumento dei costi per tutto, dalla produzione di zinco e alluminio ai fertilizzanti. Il leader di Azione, Carlo Calenda, dice: "Siamo in emergenza", e chiede la sospensione della campagna elettorale.
Corsa senza freni per il gas naturale al Ttf di Amsterdam, riferimento per il mercato europeo. I prezzi hanno toccato i 315 euro al MWh, per poi ripiegare leggermente. Il gas continua quindi la volata, iniziata con l'annuncio di Mosca che fermerà per 3 giorni, a fine mese, l'approvvigionamento di gas all'Europa tramite il gasdotto Nord Stream 1. Nella seduta di mercoledì 24 agosto il prezzo del gas aveva chiuso a 292,15 euro, nuovo record di chiusura. Il record intraday toccato il 7 marzo, all'inizio del conflitto in Ucraina, è a 345 euro.
L'aumento del prezzo del gas sollecita il governo italiano a accelerare i lavori sul nuovo piano di risparmio energetico e di taglio dei consumi di gas ed elettricità. È quasi pronto e lo sarà sicuramente martedì o al massimo mercoledì, proprio il giorno in cui — il 31 agosto — Gazprom chiuderà il gasdotto Nord Stream: fino al 2 settembre, con la motivazione della «manutenzione», il colosso russo dell’energia smetterà di inviare metano all’Europa.
Il governo italiano si prepara dunque allo scenario peggiore, che però secondo fonti vicine, riporta il Corriere della Sera, ritiene che non si concretizzerà. La prima parte del piano è quella annunciata a luglio che prevede la temperatura massima negli edifici a 19 gradi e un’ora meni di accensione del riscaldamento. Il ministero della Transizione ecologica sta predisponendo una seconda parte che prevede risparmi più severi, con interventi minimi ma da attuare subito senza aspettare l’inverno quando i consumi sono maggiori. Sarà lo stesso premier Mario Draghi a varare le misure, mentre a luglio aveva detto che sarebbe stato il prossimo governo.
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