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BPER, Bilanci d’Acciaio 2021: crolla l’utile dell’acciaio, ma migliora la solidità delle imprese

Rossetti, BPER Banca: “Il 2021 sarà un anno molto positivo per il settore dell’acciaio, la ripresa mondiale favorisce il settore”

18 Novembre 2021

BPER, Bilanci d’Acciaio 2021: crolla l’utile dell’acciaio, ma migliora la solidità delle imprese

Presentato lo studio Bilanci d’Acciaio 2021, ideato dall’Ufficio Studi Siderweb, sponsorizzato da BPER Banca, Coface e Regesta e realizzato in collaborazione con i professori Claudio Teodori e Cristian Carini dell’Università degli Studi di Brescia. L’analisi valuta la situazione reddituale, finanziaria e patrimoniale delle imprese siderurgiche nazionali attraverso la lettura e l’interpretazione dei dati dei bilanci di esercizio del triennio 2018-2020.  

Bilanci d'Acciaio: nel 2021 atteso un miglioramento del risultato economico. Più prudenza per il 2022

Secondo i dati nel 2020 è peggiorata ancora, per il secondo anno consecutivo, la redditività dell’acciaio. Dopo un 2019 già difficile, la crisi sanitaria ed economica ha provocato una contrazione degli indici di redditività della filiera siderurgica. Di contro, la solidità del comparto è migliorata, facendo registrare i migliori risultati dell’ultimo triennio, con un minor indebitamento delle aziende del comparto. Si registra un modesto miglioramento, inoltre, anche per gli indicatori di liquidità.  

"Stiamo affrontando un periodo di trasformazione assolutamente unico, anche nel settore bancario: veniamo da una recente crisi e stiamo vivendo un’epoca di tassi passivi mai visti in precedenza. D’altra parte, siamo di fronte a un eccesso di liquidità e recentemente stiamo riscontrando una ripresa molto sostenuta. Questa situazione, senz’altro positiva, sta generando anche effetti collaterali con ripercussioni sull'ultimo trimestre dell'anno e molto probabilmente sul 2022: mi riferisco all'inflazione reale, all'incremento dei costi energetici e alla difficoltà di reperire materie prime fondamentali per i processi produttivi.  A livello bancario questa situazione, che ha grande incidenza sul margine finanziario, ci obbliga a rivedere la struttura dei ricavi, riposizionandoci su attività a minore assorbimento di capitale e sulla consulenza qualificata a supporto della crescita", dichiara Stefano Rossetti, Vice Direttore Generale Vicario BPER Banca.

Rossetti, BPER Banca: “Dobbiamo capire le tendenze del settore per intervenire a supporto delle aziende e delle loro filiere”

VIDEO - Rossetti, BPER Banca: “Dobbiamo capire le tendenze del settore per intervenire a supporto delle aziende e delle loro filiere”

“La ricerca fa una carrellata guardando indietro al 2020 ma soprattutto con un occhio al 2021 -afferma a Il Giornale d’Italia Stefano Rossetti, Vice Direttore Generale Vicario BPER Banca - che sarà un anno molto positivo per il settore dell’acciaio perché la ripresa mondiale favorisce il settore. Ricordiamoci che noi siamo al seconda manifattura europea e la settima mondiale e soprattutto produciamo grande qualità quindi credo che il 2021 sia un anno molto positivo. Per il 2022 credo che sarà ugualmente importante e se la componente speculativa, che oggi incide sul costo dell’energia, rientrerà vi è una parte di componente anche strutturale questo sarà molto positivo per tutto il settore.”

“Il ruolo che BPER Banca ha assunto, ormai da terzo, quarto gruppo bancario italiano ormai ci impone di guardare con molta attenzione tutto il mondo delle filiere, soprattutto quelle fondamentali per l’ossatura di un Paese e sicuramente l’acciaio è una di queste. Noi oggi abbiamo il dovere di analizzare con grande peculiarità le singole aziende, in questo caso oggi vediamo il bilancio di 5000 aziende nella ricerca che viene presentata, ma soprattutto di capire le tendenze del settore per poter intervenire adeguatamente a supporto sia delle aziende principali che delle loro filiere.”

“L’andamento dell’acciaio è stato negativo come in tutti i casi del 2020, ma il 2021 sarà un anno positivo è molto importante per tutta la filiera dell’acciaio perché il mondo si sta rimettendo in moto, le economie tirano in generale, la qualità del nostro prodotto è molto alta e quindi ci attendiamo una chiusura 2021 molto positiva per i bilanci del mondo dell’acciaio. Questo avrà influenza su tutte le filiere ma in generale spira un vento di ripresa che speriamo si consolidi anche nel corso degli anni successivi.”

"I bilanci che presentiamo in questa tredicesima edizione sono quelli dell’esercizio 2020, l’anno più duro della pandemia, che ci ha dato solo un assaggio dei complessi problemi con i quali ci dovremo confrontare sempre più spesso. Abbiamo bisogno di un pensiero lungo che generi un cambio di passo e di paradigma e che produca azioni concrete, come ad esempio la realizzazione di piani di lungo periodo che integrino i budget di breve; l’inserimento di giovani e donne nei posti di comando e nelle prime linee; una rinnovata attenzione verso R&S, innovazione e sostenibilità. E ancora ulteriori investimenti nella formazione e nella comunicazione; una digitalizzazione spinta e una maggior managerializzazione; la creazione di alleanze collaborative con fornitori e clienti nella consapevolezza che solo INSIEME riusciremo a vincere le sfide che ci attendono" dice Emanuele Morandi, presidente di siderweb.

Morandi, Siderweb: “ Raccogliamo informazioni fondamentali per supportare i processi di innovazione e rinnovamento”

VIDEO - Morandi, Siderweb: “ Raccogliamo informazioni fondamentali per supportare i processi di innovazione e rinnovamento”

“Siamo arrivati alla 13esima edizione di Bilanci d’Acciaio e Siderweb è nata esattamente vent’anni fa - dichiara a Il Giornale d’Italia Emanuele Morandi, Presidente Siderweb- tra le parole chiave che hanno determinato i pilastri le tre C famose, C come conoscenza, contaminazione e collaborazione. Noi crediamo fortemente e la pandemia lo fa sottolineato ancora di più che le nostre imprese soprattutto le medio-piccole abbiano bisogno di collaborare all’interno delle filiere con i propri fornitori a monte e i clienti a valle, ma collaborare anche con il gli stakeholder del territorio. Ritengo fondamentale che le informazioni che Siderweb riesce a raccogliere in termini strategici e operativi sui prezzi e non solo, siano fondamentali anche per la banca per capire come supportare questi processi di innovazione, rinnovamento. Teniamo conto poi che c’è anche la transizione green che il nostro settore è tenuto ad accompagnare, anzi ad anticipare da protagonista perché senza una svolta green non avremo un pianeta e quindi non avremo la siderurgia e non sapremo cosa fare del nostro acciaio.”

“Da qui anche la collaborazione con Bper Banca, noi in questa 13esima edizione di Bilanci d’Acciaio analizziamo quasi 5000 aziende di tutta la filiera, quindi fai produttori ai distributori agli utilizzatori d’acciaio. Teniamo conto che noi del settore acciaio viviamo l’epicentro di un terremoto che sta sconvolgendo l’economia, aumento e mancanza delle materie prime e quindi difficoltà per i settori utilizzatori. Riuscire a trovare anche con riflessioni di questo genere una sintesi per, da una parte accompagnare questi aumenti che sono reali con il tentativo di non mettere in difficoltà le filiere a valle, secondo me è questa una delle riflessioni che dobbiamo fare e spero riusciremo a farla all’interno dell’incontro di oggi.”

FATTURATO E REDDITIVITÀ IN PEGGIORAMENTO - I bilanci complessivamente analizzati sono oltre 5mila e coprono l’intera filiera siderurgica: produzione di acciaio e prima trasformazione, centri servizio, distribuzione, commercio di rottame e ferroleghe, taglio e lavorazione della lamiera, utilizzatori di acciaio.

Il 2020 è stato un anno contraddistinto da un netto calo del giro d’affari del comparto. La causa è riconducibile a due fattori: il calo dei volumi per il blocco dell’attività economica imposta dal governo, specialmente in primavera; la riduzione del prezzo medio annuo di vendita dei prodotti, avvenuta nonostante il recupero di fine 2020.

Il fatturato totale delle imprese della parte alta della filiera siderurgica (utilizzatori esclusi) nel 2020 è stato di 44,145 miliardi di euro (-14,7% rispetto al 2019). Il valore aggiunto è stato pari a 6,195 miliardi di euro (14,0% del fatturato), mentre l’Ebitda è stato di 2,536 miliardi di euro (-29,9%). L’utile si è fermato a 546 milioni di euro (-50,0%). 

"Il settore dell’acciaio, come molti altri, ha risentito della pandemia, anche se il peggioramento della situazione economica era percepibile fin dagli ultimi mesi del 2019. La dimensione più colpita è per forza di cose la redditività, con indicatori che, nel complesso, non sono soddisfacenti. Certamente meglio la solidità, anche se il miglioramento di alcuni indicatori nel 2020 non deve essere accentuata. Nel triennio, il comparto che raggiunge sempre la posizione relativa migliore è il taglio e lavorazione della lamiera, con risultati adeguati sia nella redditività sia nella solidità. Nel 2020 il commercio di rottame e ferroleghe migliora il suo posizionamento, soprattutto grazie alla redditività. I centri servizio sono connotati da stabilità nella redditività e da una manchevole solidità, che li porta a collocarsi ampiamente sotto la media; la distribuzione mostra una posizione relativa in modesto miglioramento, soprattutto a causa della redditività. Colpisce, nel 2020, il forte regresso della produzione, dovuto a una preoccupante redditività in calo" spiega Claudio Teodori, docente dell’Università degli Studi di Brescia.

 

LE PREVISIONI PER IL 2021 E IL 2022 - Nel 2021 il comparto delle costruzioni, che assorbe circa il 35% del consumo di acciaio, è atteso in crescita del 21,6% in Italia (dopo un calo dell’8,1% nel 2020) e del 6,2% in Unione europea. Il segno più rimane anche per il 2022: +3,2% in Italia e +4,5% in Ue.

Più deciso, stando all’analisi di Gianfranco Tosini dell’Ufficio Studi siderweb, il recupero atteso per l’automotive: nel 2021 +9% in Ue e +22,3% in Italia; nel 2022 rispettivamente +12,9% e +10%.

 

IL SENTIMENT DELL’ACCIAIO TRA PANDEMIA E PNRR – In collaborazione con BPER Banca, siderweb ha sottoposto un questionario a un campione rappresentativo della filiera dell’acciaio nazionale (circa 100 imprese, appartenenti prevalentemente a tre comparti: 35% produzione, 25% centri servizio, 21% distribuzione). Le domande hanno riguardato le attese per i risultati di bilancio 2021 e le prospettive per il 2022. Ecco quanto è emerso.

Fatturato: Nel 2021, il 90% prevede un aumento del fatturato, di cui poco meno di un terzo superiore al 50%. Nel 2022 si assiste a un rallentamento dello sviluppo: il 35% pensa di stabilizzare il giro d’affari; solo il 37% intravede un’ulteriore crescita.

Risultati economici: Nel 2021, il 90% prevede un incremento del risultato economico, in un quarto dei casi superiore al 100%. Nel 59% dei casi l’incidenza dell’Ebitda sul fatturato è inferiore al 10%. Solo un decimo delle imprese ha un valore più che soddisfacente, superiore al 15%.  

La situazione non migliora nel 2022: calano le imprese che si attendono un ulteriore incremento del risultato economico (59%) e aumentano quelle che si preparano a un calo (39%).  

Investimenti: Il 54% ha confermato o incrementato (23%) i budget. Il primo posto è occupato dagli investimenti in nuova tecnologia e innovazione.

PNRR: Il 68% indica di attendersi un impatto soddisfacente o molto soddisfacente.

Costi di materie prime e trasporti: Quanto ai costi delle materie prime, il 42% delle imprese dichiara incrementi sopra il 50%; il 37% tra il 30 e il 50%. Quanto all’andamento futuro, la percezione è di forte preoccupazione: il 58% ritiene che vi sarà una riduzione dei costi, ma una parte dell’incremento sarà consolidato; solo il 10% sostiene che la crescita sia temporanea, con ritorno alla situazione preesistente. Per i costi di trasporto, il 49% ritiene che una parte del rincaro rimarrà; il 40% non presume significativi cambiamenti per il 2022.

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