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Intesa Sanpaolo lancia Motore Italia, il programma da 50 miliardi per rilanciare le PMI

Barrese: ‘Solo investendo sulla crescita e sulla transizione digitale e sostenibile saremo in grado di recuperare tempestivamente, competitività sul mercato interno ed estero’

05 Marzo 2021

Fideraum (Intesa Sanpaolo), nel 2020 raccolta netta per € 11,7 miliardi

Intesa Sanpaolo (foto LaPresse)

Intesa Sanpaolo lancia Motore Italia, il programma da 50 miliardi per rilanciare le PMI

Intesa Sanpaolo presenta “Motore Italia”, il nuovo programma strategico di finanziamenti e iniziative per consentire alle piccole e medie imprese italiane di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica e rilanciarsi attraverso nuovi progetti di sviluppo e crescita. Il piano mette a disposizione 50 miliardi di euro di nuovo credito a favore di iniziative per la liquidità e investimenti nella transizione sostenibile e digitale.

Anticipando i bisogni di liquidità e supporto in vista delle prossime scadenze delle misure governative, la misura fondamentale del programma stabilisce nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020.

Previsti inoltre ulteriori interventi per preparare le PMI al rilancio economico e al recupero di competitività attraverso investimenti per la transizione digitale e sostenibile, in linea con i futuri obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).

Alla presentazione odierna hanno preso parte Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ed Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco.

Anna Roscio, responsabile direzione Sales&Marketing Imprese, ha illustrato i 5 pilastri del nuovo piano di Intesa Sanpaolo e le misure predisposte per supportare la ripartenza delle PMI italiane, il chief economist di Intesa Sanpaolo Gregorio de Felice ha rappresentato contesto e prospettive dell’economia italiana1 mentre Nando Pagnoncelli, presidente di IPSOS, ha descritto il contesto sociale

Il programma “Motore Italia” di Intesa Sanpaolo si compone di cinque linee di intervento, calibrate sulle direttrici strategiche della crescita del Paese che, complessivamente, potranno innescare nuove erogazioni di credito per oltre 50 miliardi di euro, grazie anche al supporto delle risorse rese disponibili attraverso il Fondo Centrale di Garanzia e SACE:

1. Liquidità ed estensione dei finanziamenti Per accompagnare oggi le imprese nella strada della ripresa è essenziale individuare nuovi strumenti che favoriscano una prospettiva di medio-lungo periodo, in grado di rafforzare il posizionamento finanziario delle imprese, contribuire alla ricostituzione progressiva dei cash flow, recuperare sostenibilità finanziaria e cogliere opportunità per nuovi investimenti. Obiettivo a cui Intesa Sanpaolo punta grazie a ‘Motore Italia’, mettendo a disposizione nuove soluzioni per l’allungamento dei finanziamenti in essere fino a 15 anni, facendo leva sull’attuale quadro normativo che consente l’utilizzo delle garanzie del Fondo Centrale all’80% concesse ai sensi del regolamento sul “de minimis”.

Inoltre, il Gruppo Intesa Sanpaolo sta pianificando nuove modalità per sviluppare con ciascuna impresa soluzioni per estendere ulteriormente, anche oltre i 15 anni, la durata dei finanziamenti in corso.

2. Investimenti per la transizione tecnologica Il secondo pilastro del piano punta a supportare nuovi investimenti per favorire il rinnovamento tecnologico, la transizione digitale, l’innovazione e la ricerca industriale delle PMI. Le soluzioni e la consulenza di Intesa Sanpaolo accompagneranno le imprese nel cogliere i benefici offerti dal piano Transizione 4.0 della Legge di Bilancio 2021, facendo leva sulle misure fiscali previste per chi investe, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).

Per garantire una efficace e tempestiva realizzazione dei progetti delle PMI, la strategia di Intesa Sanpaolo include l’affiancamento di partner di rilievo, in grado di accompagnare il piano di investimento dalla sua ideazione alla valutazione ex post.

3. Investimenti per la transizione sostenibile Altra fondamentale area di intervento è il percorso di accompagnamento alla transizione sostenibile delle imprese, dedicando misure per finanziare investimenti in ottica ESG ed economia circolare. La trasformazione delle imprese in chiave di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) accresce infatti il valore della loro competitività, al tempo stesso l’adozione di modelli di business “circolari” sarà un fattore fondamentale per la crescita e il rilancio dell’economia italiana.

Su queste premesse sono già attivi i nuovi S-Loans, che si affiancano al plafond destinato da Intesa Sanpaolo ad investimenti in Circular Economy. Si tratta di una linea specifica di finanziamenti volti a supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile, che in pochi mesi dalla loro introduzione hanno già messo a disposizione oltre 800 milioni di euro per progetti realizzati da piccole e medie imprese.

Un’ulteriore linea verso la transizione sostenibile riguarda gli interventi a favore dell’efficientamento e della riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano. Intesa Sanpaolo ha attivato, fin da agosto 2020, soluzioni per l’acquisto dei crediti fiscali legati al Superbonus previsto dal Decreto Rilancio. In pochi mesi il Gruppo ha raccolto richieste da parte delle imprese per oltre 13.000 progetti di riqualificazione per un controvalore di 1,8 miliardi di euro, che salgono a 35.000 includendo anche le richieste dirette da parte di privati e condomìni.

4. Finanza strutturata e straordinaria Il rafforzamento dell’offerta e delle strutture consulenziali dedicate a operazioni di finanza straordinaria per PMI rappresenta una ulteriore area di intervento di ‘Motore Italia’. L’obiettivo è favorire la crescita dimensionale delle imprese attraverso operazioni di M&A, rafforzamento patrimoniale o soluzioni di finanza innovativa quali l’emissione di bond. La nuova proposta di Intesa Sanpaolo è in grado di assecondare le evoluzioni del contesto di mercato, essendosi dotata in IMI CIB di una struttura per la finanza straordinaria dedicata alle PMI, che riserva un servizio di assistenza dalla nascita del bisogno fino all’execution dell’operazione, analogamente a quanto viene usualmente fatto con le imprese di grandi dimensioni. L’offerta è ulteriormente rafforzata in quanto include strumenti finanziari innovativi e bond con garanzia pubblica e contribuisce a rafforzare il legame delle imprese con gli interlocutori istituzionali. Grazie alla collaborazione con Elite di Borsa Italiana, sono già state avviate esperienze come i basket bond e Elite Lounge per le PMI.

Si tratta di un supporto specialistico innovativo dedicato alle PMI rispetto a una operatività di norma riservata solo alle aziende di grandi dimensioni, che ha già sostenuto oltre 300 deal per un controvalore di oltre 4,5 miliardi di euro.

5. Soluzioni non finanziarie e partnership qualificate Il quinto pilastro del Piano mette a disposizione delle PMI strumenti per favorirne l’orientamento alla digitalizzazione e allo sviluppo anche attraverso servizi non finanziari. Per colmare il gap in ambito digitale, Intesa Sanpaolo ForValue e le sue società partner offrono alle imprese supporto nel posizionamento digitale per rafforzarne la presenza sul web e garantirne la competitività nel mercato attuale e potenziale. Inoltre, grazie alla nuova realtà operante nel Gruppo, Intesa Sanpaolo RentForyou, le PMI potranno optare verso il noleggio operativo a lungo termine come soluzione alternativa all’acquisto dei beni strumentali.

Per agevolare al massimo il coinvolgimento delle imprese potenzialmente interessate ai contenuti di ‘Motore Italia’, Intesa Sanpaolo avvierà nei prossimi giorni un roadshow territoriale che punta a condividere proprio con le PMI i contenuti delle operazioni proposte.

Intesa Sanpaolo, Barrese: “Alleati delle PMI adottando con tempestività l’estensione della durata dei finanziamenti in essere”

“A distanza di un anno dalle prime misure intraprese per la tenuta dell’economia, Intesa Sanpaolo si conferma fedele alleato delle PMI adottando con tempestività, in questa fase ancora critica, la misura più idonea e indispensabile per offrire loro maggiore tranquillità finanziaria: l’estensione della durata dei finanziamenti in essere. Da un lato si allunga così l’orizzonte di rientro del debito, dall’altro si consente alle aziende di pianificare investimenti che siamo pronti a sostenere con nuovo credito per 50 miliardi di euro”, ha dichiarato Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. “Dall’inizio della pandemia abbiamo fronteggiato le emergenze con iniziative ed erogazioni della Banca dei Territori per le PMI pari a 45 miliardi di euro nel 2020” – continua Barrese - “sostenendo la gestione degli impegni finanziari di breve termine, finanziando la liquidità e intervenendo con la sospensione delle rate e con specifici interventi sui settori più colpiti. Ora è il momento di fare un passo in più per accelerare insieme il rilancio, con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale, sociale. Solo investendo sulla crescita e sulla transizione digitale e sostenibile saremo in grado di recuperare tempestivamente la nostra competitività sul mercato interno ed estero”.

Barrese è intervenuto anche sulle prospettive per una prossima ripresa economica del Paese: ““Abbiamo un quadro variegato dove nel mondo della manifattura, tolto il periodo critico di lockdown, abbiamo situazioni di forte crescita. Tutto il mondo collegato ai macchinari funzionali, comparti legati alla tecnologia, ai componenti che riprendono tematiche ambientali, supporti per interventi legati al risparmio energetico, noi vediamo tassi di crescita aumentati. Abbiamo il mondo del food e beverage, perché collegato alla grande distribuzione e perché ha saputo cogliere le modifiche, in questa situazione di crisi dei comportamenti dei cittadini, ed è riuscito a sostenere il contenimento del fatturato o in alcuni casi a crescere. Vedo una situazione che nell’ambito del settore produttivo ha retto, con alcuni ambiti sofferti. Poi abbiamo il mondo dei servizi e del terziario che stanno soffrendo in misura importante. Motivo per cui dobbiamo essere rigorosi nel rispettare le regole sanitarie e sperare in un piano vaccinale veloce e importate. Per la ripresa – continua Berrese - abbiamo tutti gli elementi per far sì che il paese possa spingere nei contesti di crescita che non abbiamo visto negli ultimi 20 anni. Innescabili attraverso Next Generation, che è il vero elemento di rottura nei contesti di crisi che abbiamo sperimentato nel passato e anche grazie al rapporto banca-impresa che rispetto al passato ha raccontato nel 2020 storia diversa. Le Banche hanno saputo supportare in maniera veloce le imprese con tantissima liquidità, questa è la chiave per il futuro prossimo. Il motivo per cui abbiamo voluto questa iniziativa, Motore Italia guarda alla ripresa, essere a partire da subito nei prossimi mesi, il supporto che la Banca può dare per sfruttare Next Generation. Vogliamo poter lavorare dove è giusto che si debba lavorare”. Il Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo punta poi l’attenzione sulle prossime possibili riforme di Governo: “La riforma della burocrazia insieme a quella giustizia possano essere chiave perché hanno immediati effetti sul motore. Noi vogliamo che questo motore giri a ritmi sostenuti, gli elementi che possono rovinare la velocità del motore sono burocrazia e tempi della giustizia”.”

Intesa Sanpaolo, De Felice: “Uno dei punti di forza per ripresa è l’extra risparmio di 84 miliardi delle famiglie nel 2020”

Secondo Gregorio De Felice Chief Economist e Responsabile Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo: “Siamo vicini ad una svolta, abbiamo avuto la recessione più pesante di questo secondo dopoguerra ma ci sono molti elementi per ritenere che a livello mondiale la ripresa sarà più rapida rispetto ad altre situazioni. Per quattro motivi: il primo per la crisi sanitaria, abbiamo il vaccino e questo modifica lo scenario. Il secondo è per le politiche economiche indirizzate nella direzione giusta, sia quella monetaria che fiscale. Il terzo riguarda la recessione questa volta non ha provocato un’ondata di fallimenti, non come la crisi finanziaria del 2008, oggi esiste un calo addirittura dei fallimenti del 30%. E infine il quarto e ultimo è per il livello finanziario, gli spread sono a livelli inferiori rispetto alla situazione pre Covid. I problemi però sono molti. Ci sono divergenze per la somministrazione di vaccini, soltanto 8% in Europa. Divergenze per le fasce più colpite nella popolazioni, giovani, donne e precari e divergenze nella intensità della ripresa, dovuta a problemi strutturali precedenti la pandemia”. De Felice spiega così alcune previsioni fatte per la possibile prossima ripresa: “Flussi internazionali si stanno riprendendo la previsione è +12,4% quest’anno. L’Europa punta ad una strategia diversa per esempio da quella degli Stati Uniti, cioè quella di dare fondi e ristori alla popolazione, per una crescita di lungo periodo che sia sostenibile nel tempo. In Italia passiamo da -8-9%, +3,7% per quest’anno, siamo ancora frenati dalla dinamica dei consumi e dal lockdown le restrizioni sui consumi rallentano la crescita. Il primo semestre non sarà brillante, la ripresa si vedrà nel terzo con una crescita dell’1-2%. C’è un potenziale per riprenderci quindi? Credo di sì. Uno dei punti di forza per ripresa è che a livello aggregato si è creato extra risparmio delle famiglie, i consumatori hanno speso di meno e imprese si sono fermate negli investimenti. Atteggiamento giustificato. Questi 84 miliardi di extra risparmio realizzato dalla famiglie nel 2020, se si trasformano in consumi e vengono create le condizioni perché ciò avvenga, significa che avremo 80 miliardi di maggiori consumi e un 5% del pil italiano in più”.

 

 

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