Giovedì, 25 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Sciopero generale 22 settembre per Gaza, Israele pubblica dossier con informazioni su cortei, pagine social e persone presenti in tutta Italia

Il Ministero israeliano per la Diaspora e l'Antisemitismo ha schedato lo sciopero italiano per Gaza: orari, luoghi, social e attivisti nel mirino. Le proteste non si fermano

25 Settembre 2025

Proteste pro Palestina a Londra

Proteste pro Palestina a Londra, fonte: Instagram, @bbc

Il sito del Ministero israeliano della Diaspora e contro l'Antisemitismo ha pubblicato un dossier sullo sciopero generale per Gaza del 22 settembre in Italia. Nelle quattro pagine del documento, sono stati riportati tutti i cortei che si sono tenuti nella penisola: luoghi, orari, coordinate, livello di "rischio", ma anche pagine social che hanno sponsorizzato l'adesione e controlli sui loro followers.

Sciopero generale 22 settembre per Gaza, Israele pubblica dossier con informazioni su cortei, pagine social e persone presenti in tutta Italia

Un governo straniero che sorveglia e scheda manifestanti in Italia. È quanto emerge dal dossier pubblicato dal Ministero israeliano per gli Affari della Diaspora e per la Lotta all’Antisemitismo, realizzato con il J-soc National Center for Combating Antisemitism. Il documento prende di mira lo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base (Usb) il 22 settembre, giornata di mobilitazione nazionale in solidarietà con la popolazione di Gaza.

Il rapporto elenca con precisione luoghi di ritrovo, orari, coordinate geografiche, livelli di rischio attribuiti a ciascuna piazza e persino le pagine social che hanno promosso le iniziative, con dati su follower e interazioni. A Roma, ad esempio, viene segnalata Piazza dei Cinquecento, a soli 2,4 km dall’ambasciata israeliana, classificata come “ad alto rischio”. Stessa valutazione per le mobilitazioni di Milano, Venezia e Napoli; altre città come Bologna, Torino e Firenze sono state considerate a “medio rischio”.

Il Coordinamento dei Collettivi Autorganizzati Universitari (C.A.U.) figura tra i gruppi citati. Gian Maria Comparone, attivista del C.A.U. Napoli, ha definito il dossier “inquietante”, denunciando l’ingerenza di Israele su attività svolte in territorio italiano: "Dimostra ancora una volta che il governo israeliano spia e schedula attività fuori dai suoi confini, violando la sovranità nazionale".

Nonostante la schedatura, la mobilitazione continua. Dopo i nuovi attacchi alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla, in molte città italiane si sono moltiplicate le iniziative. A Montecitorio è nato un presidio di solidarietà con i volontari diretti a Gaza, mentre da Napoli a Palermo, da Milano a Pisa, i cortei non si fermano.

I collettivi annunciano l’avvio di una fase di protesta permanente: dal 26 settembre inizieranno le acampadas, con l’obiettivo dichiarato di bloccare il Paese finché non cesseranno i massacri a Gaza.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x