22 Settembre 2025
Proteste 22 settembre Fonte: Ansa
Oltre 1 milione di persone sono scese in piazza in più di 80 città italiane per lo sciopero generale proclamato dalle sigle sindacali di base a sostegno della popolazione di Gaza. Una mobilitazione senza precedenti che ha paralizzato il Paese, dai porti alle università, dalle autostrade alle stazioni ferroviarie. Momenti di altissima tensione si sono registrati soprattutto a Milano, con scene di guerriglia urbana in Stazione Centrale, mentre a Roma, Bologna e Torino i cortei si sono trasformati in disordini e blocchi prolungati del traffico ferroviario e autostradale.
Decine di migliaia i manifestanti in piazza in tutta Italia. A Milano si è raggiunto il culmine della violenza: scontri durissimi con la polizia davanti alla Stazione Centrale, dove alcuni dimostranti con bandiere palestinesi hanno distrutto la vetrata dell’ingresso principale. Le forze dell’ordine hanno dovuto lanciare lacrimogeni per disperdere la folla. Almeno una decina i fermati, mentre circa 60 agenti risultano feriti, 23 dei quali già portati in ospedale. Caos anche nei pressi del consolato americano, dove è stata data alle fiamme una bandiera Usa.
Nella Capitale, oltre 50mila persone hanno sfilato da piazza dei Cinquecento fino a Porta Maggiore, invadendo la Tangenziale Est. Alcuni studenti della Sapienza hanno fatto irruzione nella Facoltà di Lettere dichiarando: "Vogliamo occupare, resteremo qui in vista del Senato accademico di martedì. Fuori il sionismo dall'Università".
Disordini anche a Bologna, con un gruppo di manifestanti che ha invaso l’autostrada A14 con fumogeni e bandiere, bloccando il traffico. Scontri a Firenze, dove il corteo ha occupato la Sgc Firenze-Pisa-Livorno e paralizzato il casello di Calenzano. A Torino, circa 10mila persone hanno preso parte al corteo, con centinaia di manifestanti che hanno invaso i binari ferroviari tra Porta Nuova e Lingotto.
Gravi tensioni si sono registrate a Marghera (Venezia), dove almeno 15mila manifestanti hanno cercato di sfondare i varchi del porto commerciale, respinti con idranti dalla polizia. A Trieste, alcuni gruppi hanno lanciato sassi contro le forze dell’ordine, costringendo la Questura a rispondere con lacrimogeni. A Genova, nonostante le piogge, centinaia di persone hanno bloccato i varchi portuali di via Albertazzi e San Benigno, mentre cortei paralleli di studenti e antagonisti hanno congestionato il centro.
Mobilitazioni si sono svolte anche a Napoli, Palermo, Bari, Perugia, Terni e Livorno, con blocchi stradali, cortei e presidi ai porti e alle stazioni ferroviarie. A Palermo, gli organizzatori parlano di 20mila presenze dietro lo striscione “fermare il genocidio a Gaza, difendere la Flotilla, stop economia di guerra, abbassate le armi alzate i salari”. A Bari, oltre 10mila in piazza hanno scandito slogan come "assassini" davanti al consolato israeliano.
La protesta ha coinvolto anche il mondo cattolico. I dipendenti vaticani aderenti all’Associazione dipendenti laici vaticani hanno annunciato la loro partecipazione alla marcia dei “Preti contro il genocidio” e alla veglia a Santa Maria in Trastevere. "Ci uniamo all'appello di pace che anche ieri il Papa ha lanciato all'Angelus. Ci riconosciamo pienamente nelle sue parole: 'Non c'è futuro basato sulla violenza, sull'esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace: chi li ama veramente, lavora per la pace'".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia