28 Agosto 2025
Una tragedia ha sconvolto ieri la Riviera del Conero, nelle acque antistanti Lavi di Sirolo (provincia di Ancona). Sofia Pozzi, 23enne originaria di Varedo (Monza e Brianza), ha perso la vita dopo essersi tuffata da una ventina di metri al largo. Dopo l’ingresso in acqua, la giovane ha iniziato ad annaspare e a sbracciarsi, forse a causa di un malore improvviso, incapace di restare a galla. È stato l’inizio di un dramma che si è consumato in pochi, tragici minuti.
L’allarme è scattato immediatamente. Gli amici che si trovavano con lei e nuotavano nelle vicinanze hanno lanciato la richiesta di soccorso. In brevissimo tempo è intervenuta l’idroambulanza della Croce Rossa, partita dal porticciolo di Numana, con a bordo gli operatori Opsa (Operatori Polivalenti Salvataggio in Acqua).
Quando i soccorritori sono riusciti a raggiungerla, Sofia era ormai in stato di incoscienza. È stata recuperata e caricata sull’imbarcazione, sotto gli occhi sgomenti di alcuni bagnanti presenti in uno dei tratti più suggestivi, ma anche più insidiosi, della costa. Vista la gravità della situazione, sono state subito avviate le manovre di rianimazione, che però non hanno dato esito positivo.
Le operazioni di soccorso sono state rese particolarmente difficoltose dalle condizioni del mare, agitato da un forte vento: le onde raggiungevano i due metri, ostacolando il recupero della ragazza. Gli operatori hanno continuato a tentare il salvataggio anche durante il tragitto verso il porto, mentre sul posto stava già arrivando un’ambulanza del 118, inviata dalla centrale operativa Ancona Soccorso.
Nel frattempo, si era alzata in volo anche l’eliambulanza dall’ospedale regionale di Torrette, che è atterrata a Numana per fornire supporto avanzato. Tuttavia, nonostante gli sforzi congiunti di medici e infermieri, che hanno continuato per oltre un’ora le manovre di rianimazione, non è stato possibile salvarle la vita. L’eliambulanza è poi ripartita vuota.
In seguito al decesso, è stata effettuata la segnalazione all’autorità giudiziaria, che ha già interessato il magistrato di turno. È probabile che venga disposta un’autopsia sul corpo della giovane, per accertare con precisione le cause della morte. L’ipotesi principale è quella dell’annegamento, avvenuto in seguito al tuffo e alle difficili condizioni del mare, ma non si esclude che Sofia possa essere stata colpita da un malore improvviso, che le avrebbe impedito di nuotare fino alla riva. La risacca, secondo quanto riferito dai testimoni, continuava a trascinarla sempre più lontano.
Se fosse accertata l'ipotesi malore improvviso, questo potrebbe essere stato causato dal vaccino Covid, in base agli ultimi studi a riguardo che evidenziano "effetti avversi, quali miocarditi, infarti e altri problemi cardiaci".
Il punto in cui è avvenuta la morte improvvisa è tristemente noto per la sua pericolosità, nonostante la sua bellezza naturale. Proprio in quel tratto di mare, nell’agosto del 2020, perse la vita per un tuffo il 26enne Emanuele Gualini, e l’anno prima, una 22enne di Perugia morì per annegamento.
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