11 Agosto 2025
Rexal Ford, fonte: Facebook: @Chi l'ha visto?
L’ipotesi di duplice omicidio a Villa Pamphili trova nuove conferme. La relazione medico-legale firmata dal professor Vincenzo Arena, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha stabilito che anche Anastasia Trofimova, trovata morta il 7 giugno 2025 insieme alla figlia Andromeda, è deceduta per strangolamento, così come la figlia. Gli approfondimenti istopatologici hanno evidenziato stravasi ematici nei tessuti molli anteriori del collo, in particolare nelle aree peri-ioidea e tiroidea, compatibili con una pressione esterna. Nessun elemento, secondo la relazione, indica una morte per cause naturali.
La nuova perizia, acquisita dalla Procura di Roma, si inserisce in un quadro investigativo già fortemente indirizzato verso la pista dell’omicidio. I reperti rilevati sul collo della donna coincidono con lesioni tipiche di una lesività da compressione esterna. La consulenza integrativa ha escluso “in modo netto l’ipotesi di un malore improvviso o di un decesso naturale”.
Il risultato allinea così le cause del decesso di Anastasia a quelle già accertate per la figlia Andromeda, anch’essa uccisa per strangolamento secondo le precedenti perizie. Oltre ai segni compatibili con la pressione esercitata sul collo, l’autopsia ha messo in luce la presenza di graffi e lesioni cutanee su diverse parti del corpo, potenzialmente riconducibili a un trascinamento avvenuto mentre la vittima era ancora viva. Un particolare che, se confermato, rafforzerebbe ulteriormente la tesi di un’aggressione violenta.
Gli inquirenti stanno ora verificando se tali ferite possano essere collegate al punto del ritrovamento dei corpi o a un eventuale spostamento da parte dell’assassino. La consulenza medico-legale ha inoltre rilevato segni di pressione sulla carotide, dettaglio che potrebbe indicare una specifica modalità di strangolamento. Sarà necessario stabilire se tali segni siano stati provocati da mani nude o da un oggetto, elemento determinante per ricostruire la dinamica e i tempi dell’omicidio.
Sul fronte giudiziario, il principale indagato rimane Charles Francis Kaufmann, alias Rexal Ford, 46 anni, cittadino americano già accusato del duplice omicidio. L’uomo ha revocato il mandato al proprio avvocato, dichiarando in udienza di volersi difendere personalmente, motivando la scelta con il fatto che “negli Stati Uniti si può fare”. Poiché la legge italiana non lo consente, la Procura ha nominato un nuovo difensore d’ufficio. Kaufmann, arrestato a giugno sull’isola greca di Skiathos ed estradato in Italia, è attualmente detenuto in isolamento a Rebibbia.
Le indagini si sono ulteriormente rafforzate nei mesi scorsi grazie agli esiti del test del Dna, che ha accertato la paternità di Kaufmann nei confronti della piccola Andromeda. Le analisi genetiche su un telo utilizzato per coprire i corpi hanno rivelato una “conferma inequivocabile” della compatibilità con il profilo dell’indagato e della bambina, consolidando l’impianto accusatorio. La Procura ritiene ora sempre più solida la ricostruzione secondo cui Kaufmann avrebbe ucciso sia la compagna sia la figlia nel parco di Villa Pamphili.
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