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Viterbo, 44enne arrestato per adescamento di minori, aveva contattato due bambine di 9 e 10 anni, materiale pedopornografico sul suo telefono

L’uomo è stato arrestato dalla polizia postale nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura distrettuale di Catania, con le accuse di adescamento di minorenni, produzione e detenzione di materiale pedopornografico

27 Giugno 2025

Polizia postale impegnata nell'operazione sotto copertura

Fonte: Twitter (https://twitter.com/poliziadistato/status/1459046842541432889/photo/1)

Dalla Sicilia al Lazio, passando attraverso i meandri del web: è questo il tragitto digitale che ha permesso a un 44enne della provincia di Viterbo di instaurare conversazioni su Snapchat con bambine e minori, fino alla denuncia presentata dai genitori di due bambine di 9 e 10 anni a Catania.

L’uomo è stato arrestato dalla polizia postale nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura distrettuale di Catania, con le accuse di adescamento di minorenni, produzione e detenzione di materiale pedopornografico.

Viterbo, 44enne arrestato per adescamento di minori, aveva contattato due bambine di 9 e 10 anni, materiale pedopornografico sul suo telefono

Le indagini hanno preso il via grazie alle denunce di due coppie di genitori catanesi, le cui figlie – rispettivamente di 9 e 10 anni – erano state contattate in chat da uno sconosciuto, capace di coinvolgerle in conversazioni a sfondo sessuale. L’uomo, secondo quanto ricostruito, aveva inviato loro immagini e video a contenuto esplicito, spingendole inoltre a partecipare a videochiamate e a realizzare contenuti fotografici e video di natura sessuale. A sostegno della denuncia, le famiglie hanno consegnato alla polizia postale gli smartphone delle bambine.

La Procura etnea ha quindi disposto una perquisizione personale e informatica nei confronti del 44enne. I dispositivi in suo possesso hanno confermato i contenuti delle denunce presentate, avvalorando così il quadro accusatorio.

Gli accertamenti successivi hanno poi rivelato un quadro ancora più inquietante: l’uomo avrebbe intrattenuto conversazioni simili con almeno altri dieci utenti, anche loro presumibilmente minorenni, e risulterebbe in possesso di ulteriori materiali pedopornografici da lui stesso prodotti. Su richiesta della Procura, il giudice per le indagini preliminari di Catania ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nel Viterbese grazie alla collaborazione tra le sedi locali della polizia postale.

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