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L'ex speaker di RTL Andrea Piscina condannato a 6 anni per pedopornografia e violenza sessuale: "Adescava bambini da 9 a 14 anni sui social"

Era stato arrestato a Milano il 13 giugno scorso per produzione di materiali pedopornografici e violenza sessuale nei confronti di minori adescati sui social

19 Dicembre 2024

Andrea Piscina, arrestato speaker Rtl, adescava minori online spacciandosi per "Alessia": "Mi faccio la doccia e mi mostro nuda"

Fonte: Facebook @Andrea Piscina

L'ex speaker radiofonico Andrea Piscina, arrestato a Milano lo scorso 13 giugno con l'accusa di produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale su minori adescati tramite i social, è stato condannato a sei anni di reclusione. La sentenza è stata emessa dal gup Roberto Crepaldi al termine di un procedimento con rito abbreviato. La procura, rappresentata dal pm Giovanni Tarzia, aveva richiesto una pena di nove anni.

La denuncia e le indagini

Le indagini erano scattate nell'estate del 2023, dopo che la madre di un minorenne aveva presentato denuncia. Secondo quanto emerso dalle indagini, Piscina avrebbe utilizzato falsi profili con nomi come "Alessia", "Anna" e "Sara" per adescare le sue vittime sui social network.

Le prima fasi dell'inchiesta avevano permesso agli inquirenti di individuare soltanto una vittima, ma successivi accertamenti sui dispositivi del 25enne hanno permesso lo sviluppo delle indagini portando alla scoperta di un vasto archivio di immagini di bambini e ragazzi di età compresa tra i 9 e 14 anni. Questo materiale ha permesso agli investigatori di identificare almeno altri due minori, coinvolti anche attraverso l'attività dell'imputato in una polisportiva locale.

Piscina, che ha ammesso gli abusi durante il processo, ha proposto delle somme a titolo di risarcimento economico alle vittime e sta seguendo un percorso rieducativo, stando a quanto affermato dal legale della difesa Valentina Di Maro.

L'uomo era stato conduttore di un programma su Rtl 102.5. L'emittente, appresa la notizia dell'arresto con "sgomento e incredulità", aveva sospeso il collaboratore a titolo cautelativo.

Le dichiarazioni della difesa

"La nostra vera vittoria è che Andrea abbia riconosciuto il suo disturbo e avviato un percorso con il Cipm, il Centro italiano per la promozione della mediazione," ha dichiarato Valentina Di Maro, avvocata difensore di Piscina, dopo la sentenza. "Il nostro obiettivo principale è la sua guarigione, perché il problema di fondo è stato finalmente compreso," ha aggiunto, sottolineando che il focus della difesa resta la riabilitazione del suo assistito.

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