12 Giugno 2025
Villa Pamphili, fonte: LaPresse
È stato identificato il corpo della donna ritrovato il 7 giugno a Villa Pamphili, Roma, vicino al cadavere della figlia. Fino a oggi, l'identità delle due non era nota: fondamentale è stata la diffusione di un identikit della donna e le fotografie dei suoi tatuaggi. Nessuno si era fatto avanti per denunciare la scomparsa della donna e nessuno aveva risposto agli appelli degli inquirenti, almeno fino a oggi. L'identikit diffuso dalla Procura di Roma ha portato all'identificazione odierna. La donna aveva circa 30 anni, era alta 164 centimetri e pesava 58 chili. Era bionda e aveva partorito tra i sei e gli otto mesi fa. Quattro i tatuaggi sul suo corpo: una fila di peonie legate a loro da stelle a cinque punte sull'addome, due uccelli all'interno del braccio del destro, un pipistrello sul piede destro e uno scheletro su una tavola da surf.
La donna è stata ritrovata, chiusa in un sacco nero, intorno alle 19.30 di sabato, a ridosso della cancellata che dà su via Leone XIII. La bambina, che i test del DNA hanno confermato essere la figlia di pochi mesi, invece, è stata rinvenuta tre ore prima, a solamente 200 metri di distanza, verso il centro del parco: sul suo corpo, alcune lesioni su braccia e gambe. Entrambe le vittime sono state ritrovate completamente nude. I primi esami autoptici hanno evidenziato che la bambina era morta da un paio di giorni al momento del ritrovamento, probabilmente per asfissia e per percosse, mentre la madre da una settimana circa, ma non sono chiare le cause del decesso: potrebbe trattarsi di una morte naturale.
Nessuna traccia di madre e figlia negli ospedali, né nelle banche dati delle forze dell'ordine, né nelle segnalazioni di scomparse. Gli inquirenti stanno ancora indagando sui molti punti non chiari della vicenda: le cause e l'orario delle morti ed il posizionamento dei corpi. Particolare attenzione viene prestata nei confronti di un uomo, che diversi testimoni hanno detto di aver visto sulla scena, ma che non è ancora stato identificato.
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