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Donna morta dopo liposuzione, 14 centri di medicina estetica sequestrati in tutta Italia: controlli a tappeto dopo il caso Ana Sergia Alcivar Chenche

Dopo la morte di Ana Sergia Alcivar Chenche per una liposuzione, scoperti 14 centri sequestrati in Italia: irregolarità su farmaci, autorizzazioni e personale non qualificato

12 Giugno 2025

Roma, ex dirigente UniCredit Simonetta Kalfus morta a 62 anni dopo intervento di liposuzione, indagati tre medici, uno è “recidivo

Fonte: Facebook

Dopo la morte di una donna, Ana Sergia Alcivar Chenche, in seguito a una liposuzione effettuata in uno studio privo di autorizzazioni a Roma, i Carabinieri del Nas, su impulso del Ministero della Salute, hanno avviato controlli su tutto il territorio nazionale. Giovedì 12 giugno l’operazione ha portato al sequestro di 14 centri di medicina estetica ritenuti non a norma.

Centri sequestrati dopo la morte di Ana Sergia Alcivar Chenche

L’intervento dei Carabinieri è nato da un’esigenza chiara: verificare la regolarità dei centri estetici e medici che offrono trattamenti invasivi come filler, Prp o liposuzioni. Tra le 1.160 strutture ispezionate in Italia, 132 sono risultate irregolari. I militari hanno segnalato 104 operatori sanitari all’autorità giudiziaria.

Il bilancio parla di 14 centri sequestrati, 3,5 milioni di euro di dispositivi e farmaci bloccati, 32 reati penali accertati e 156 violazioni amministrative.

Le infrazioni vanno dall’esercizio abusivo della professione all’uso di farmaci scaduti o ospedalieri ricettati illegalmente, fino a falsi attestati professionali.

Controlli dopo la liposuzione mortale: da Milano a Napoli, strutture chiuse e denunce

L’operazione ha riguardato tutta Italia. A Milano, i Nas hanno scoperto un ambulatorio e un centro estetico attivi senza alcuna autorizzazione sanitaria: il titolare è stato denunciato e l’attività sospesa.

A Roma, un operatore è stato sorpreso mentre eseguiva iniezioni di acido ialuronico senza alcun titolo abilitante, con documentazione estera non valida: anche in questo caso è scattato il sequestro di aghi, filler e documenti.

A Napoli, i controlli hanno interessato una farmacia: nell’area retrostante erano stati allestiti locali per estetica avanzata senza autorizzazione. Tutta l’attrezzatura è stata sequestrata.

Il caso della donna morta a Roma

L’inchiesta nasce dopo il caso di Ana Sergia Alcivar Chenche, la donna morta per una liposuzione l’8 giugno in uno studio di medicina estetica a Primavalle, Roma. L’intervento, eseguito in un ambulatorio non autorizzato, si è concluso tragicamente.

Secondo le indagini, dopo il malore, il personale avrebbe chiamato un’ambulanza privata solo dopo ore. La donna è arrivata all’ospedale in arresto cardiocircolatorio e non è sopravvissuta.

Il titolare dello studio, José Lizarraga Picciotti, è indagato per omicidio colposo, assieme a un’anestesista e un’infermiera. Picciotti ha già due denunce per lesioni legate ad altri interventi estetici.

Farmaci e filler venduti illegalmente: chiusi anche siti web

Parallelamente ai controlli nei centri, i Carabinieri del Nas hanno oscurato diversi siti web che vendevano illegalmente dispositivi e farmaci, spesso ospitati su server esteri.

Tra i prodotti sequestrati: medicinali soggetti a prescrizione obbligatoria, filler iniettabili e cosmetici con etichette non conformi.  

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