15 Maggio 2025
Fonte: MAIB
Il rapporto provvisorio del Marine Accident Investigation Branch (MAIB) contiene un resoconto su come il Bayesian si sia rovesciato. Secondo il report la barca è “affondata a causa di venti superiori a 64 nodi e, sia il comandante che il proprietario, non erano a conoscenza della vulnerabilità che lo yacht presentava”. Tuttavia, secondo fonti raccolte dal Giornale d’Italia vicine al dossier, potrebbe trattarsi di un depistaggio, in quanto il MAIB organizzazione facente riferimento al governo inglese. Infatti, 2 giorni dopo l’affondamento dello yacht Perini Navi, la Marina Inglese sarebbe stata presente sul luogo, insieme al Comsubin del Varignano. Per di più, sempre 2 giorni dopo il naufragio, a Porticello erano presenti anche i servizi segreti dell’MI6, che sarebbero entrati nel Bayesian e avrebbero già svuotato le casseforti contenenti hard disk, pc e memorie esterne appartenenti a Mike Lynch.
Il MAIB, nel report, ha dichiarato: “L'indagine ha stabilito la cronologia degli eventi a bordo di Bayesian e li ha documentati nella misura possibile con le informazioni raccolte. Le informazioni sulla stabilità presentate si basano sui documenti recuperati e sulle informazioni raccolte, e sul presupposto che le condizioni dello yacht al momento del danno (la condizione di danno) fossero simili a quelle dell'arrivo a pieno carico (ovvero con il 10% di materiali di consumo a bordo). Gli effetti del vento su albero, boma, sartiame e sovrastruttura di Bayesian sono stati valutati utilizzando le informazioni disponibili sulla costruzione e sulle attrezzature dello yacht. Attraverso una valutazione ‘desktop’, l'indagine sulla sicurezza ha stabilito che, nella condizione di danno ipotizzata, una volta che Bayesian si fosse inclinato fino a un angolo superiore a 70,6° (l'angolo di stabilità discendente), non vi era alcuna possibilità di tornare in equilibrio. L'indagine ha inoltre stabilito che, nella condizione di danno ipotizzata, velocità del vento superiori a 63,4 nodi erano sufficienti a far ribaltare Bayesian. È possibile che Bayesian fosse altrettanto vulnerabile a venti inferiori a 63,4 nodi. Queste vulnerabilità (in condizioni di navigazione a motore con vele ammainate, deriva mobile alzata e il 10% di materiali di consumo a bordo) non sono state identificate nel manuale informativo sulla stabilità presente a bordo. Di conseguenza, queste vulnerabilità erano sconosciute sia al proprietario che all'equipaggio di Bayesian. Lo studio del Met Office e le osservazioni locali indicavano la probabile presenza transitoria di venti da uragano ben superiori a 64 nodi al momento dell'incidente. Questi venti erano sufficienti a far superare a Bayesian il suo angolo di stabilità”.
La dinamica del rovesciamento del Bayesian, così come descritta dal MAIB, presenta diverse incongruenze. La barca, ancorata dalle 21:24 al largo di Porticello, ruotava su se stessa, a differenza della vicina Sir Robert Baden Powell, rimasta completamente immobile. Considerando un fondale di 52 metri, il capitano James Cutfield avrebbe dovuto calare almeno 150 metri di ancora, soprattutto alla luce delle previsioni meteorologiche riscontrabili dai radar per la notte tra il 18 e il 19 agosto 2024, che annunciavano venti e perturbazioni in arrivo da nord-est. Nella notte, infatti, l’imbarcazione avrebbe ricevuto il vento in prua e ha cominciato a beccheggiare, prima di affondare. Tutto ciò smentirebbe quanto dichiarato dall’organizzazione inglese.
È stata eseguita, il 14 maggio, presso l’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo l’autopsia sul corpo di Rob Cornelis Maria Huijben Uiben, il sub olandese di 39 anni deceduto nei giorni scorsi durante le operazioni di recupero del Bayesian. Nel frattempo, la società inglese Tmc Marine fa sapere che “il recupero del relitto riprenderà da domani (15 maggio ndr), tempo permettendo”.
Durante l’operazione subacquea per il taglio dell'albero finalizzato al recupero del Bayesian, il 39enne olandese Rob Cornelis Maria Huijben Uiben e un collega stavano tagliando il boma con un cannello ossiacetilenico quando si è verificata una violenta esplosione. L'incidente è stato causato dalla combinazione tra l’azione della fiamma e l’accumulo di bolle di idrogeno in profondità. L’esplosione ha generato un’onda d’urto che ha proiettato un frammento metallico contro il sub, colpendolo mortalmente. Infatti, sul corpo del sommozzatore sono state confermate ustioni e lesioni. La procura di Termini Imerese, guidata dal pm Raffaele Cammarano, ha aperto un'indagine per omicidio colposo.
L’area di lavoro per il recupero del Bayesian è stata posta sotto sequestro e sono state rimandate le operazioni dopo la morte del sub olandese di 39 anni Rob Cornelis Maria Huijben Uiben. La sospensione delle attività della società che si occupa del recupero del Bayesian è stata decisa questa mattina dalla procura di Termini Imerese, in particolare dal pm Raffaele Cammarano, che coordina anche le indagini sull'affondamento dello yacht. Inoltre, da un'ispezione sul corpo del sub risultano "ustioni e lesioni", smentendo la notizia che era stata diffusa precedentemente.
"Siamo profondamente addolorati per la tragica scomparsa di un subacqueo esperto. Le circostanze dell’incidente sono poco chiare e attualmente oggetto di indagine da parte delle autorità competenti, alle quali stiamo offrendo la massima collaborazione. In queste ore difficili, stiamo fornendo tutto il supporto necessario alla nostra squadra sul posto. I nostri pensieri vanno alla famiglia della vittima". È quanto dichiara in una nota Tmc Marine, la società britannica incaricata delle operazioni di recupero del Bayesian, il superyacht affondato lo scorso agosto nelle acque di Porticello, nel Palermitano.
La morte del sub si è consumata venerdì 9 maggio, durante una delicata fase preliminare del recupero del relitto. A perdere la vita è stato Rob Cornelis Maria Huijben, 39 anni, di nazionalità olandese. Secondo una prima ricostruzione, il sub, insieme ad altri colleghi, stava effettuando il taglio del boma – un passaggio fondamentale per la rimozione dell’albero maestro di circa 75 metri – quando, a seguito dell'utilizzo della fiamma ossidrica, un pezzo metallico sarebbe schizzato colpendolo mortalmente, la stranezza è che inizialmente è stato dichiarato che sul corpo "non erano presenti segni di lesione" rendendo "poco chiara la circostanza". Tuttavia, dopo un'ispezione accurata sul corpo del sub la tesi è stata smentita, confermando la presenza di "ustioni e lesioni sul corpo di Rob Cornelis Maria Huijben". Le riprese video delle operazioni si erano interrotte bruscamente dopo "l'incidente", facendo scattare l’allarme e i soccorsi.
Sul posto è intervenuto il sostituto procuratore di Termini Imerese, Raffaele Cammarano, che ha disposto il sequestro delle attrezzature e l’interruzione dei lavori in attesa di ulteriori accertamenti. Nelle prossime ore dovrebbe essere eseguita l’autopsia sul corpo del sommozzatore e sono previsti sopralluoghi tecnici per verificare le condizioni di sicurezza in cui si svolgevano le operazioni.
Il Bayesian era affondato lo scorso agosto con a bordo sette persone, tutte rimaste intrappolate nel relitto. Tra le vittime, il magnate britannico e proprietario del veliero Mike Lynch, sua figlia Hannah, Jonathan Bloomer (presidente di Morgan Stanley International) e la moglie Judy, la coppia Chris e Neda Morvillo e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.
La morte del sub olandese durante le operazioni di recuperò è un'ulteriore stranezza nel caso del Bayesian, segnato dal coinvolgimento dei servizi segreti stranieri, in primis l'MI6, con cui Lynch aveva legami. Inoltre, due giorni prima che la tromba d'aria si abbattesse su Palermo, Stephen Chamberlain, ex vicepresidente finanziario di Mike Lynch, ha perso la vita in un incidente a stradale a Stretham, località a nord di Cambridge, in Inghilterra. È stato investito da una Vauxhall Corsa blu mentre faceva jogging. Una coincidenza incredibile.
Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.
Intervistatati dal GdI, 2 inquirenti hanno rivelato che i servizi segreti avrebbero “piazzato cariche esplosive sullo scafo del veliero e fatte esplodere la notte tra il 18 e 19 agosto”. Inoltre, hanno aggiunto che “molto probabilmente le prove saranno occultate una volta che lo yacht sarà recuperato e spostato verso il porto di Termini Imerese”.
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