06 Maggio 2025
Fedez e Cristiano Iovino, fonte: Facebook, @Spettacolo Fanpage
Il gip del Tribunale di Milano ha archiviato l'inchiesta sull'aggressione subita da Cristiano Iovino la notte del 22 aprile 2024, affermando che "non ci sono prove del coinvolgimento di Fedez, mancano la querela e i referti medici di Iovino". Inoltre non ci sarebbero le prove della rissa stessa perché a contrapporsi "non sono stati due gruppi, ma un gruppo contro una persona".
Tra gli indagati per il pestaggio ai danni di Cristiano Iovino, con l'accusa di rissa e lesioni, c'era anche il rapper Federico Lucia, in arte Fedez. Secondo il giudice, che ha accolto la richiesta avanzata dalla pm Michela Bordieri e dagli avvocati del cantante Gabriele Minniti e Andrea Pietrolucci, non ci sarebbero prove del fatto che ci sia stato uno "scontro tra gruppi contrapposti" e che al pestaggio avesse partecipato anche Fedez.
Dopo l’aggressione, Iovino non aveva presentato querela, non si era fatto refertare dai sanitari le eventuali lesioni che aveva subito ed aveva accettato dal rapper 10 mila euro per firmare un atto transattivo che chiudeva ogni questione.
"Il provvedimento di archiviazione esclude, finalmente, ogni responsabilità del nostro assistito e rappresenta la miglior risposta al pesante processo mediatico a cui lo stesso è stato sottoposto da un anno", dichiarano gli avvocati Gabriele Minniti Andrea Pietrolucci.
Era stato il pm di Milano Michela Bordieri a chiedere l’archiviazione, come avevano fatto anche i difensori di Fedez, delle accuse di rissa e lesioni a carico di Federico Lucia, in arte Fedez.
Il pestaggio di Iovino era avvenuto nella notte tra il 21 e il 22 aprile del 2024, quando un gruppo di persone, tra le quali alcuni ultras del Milan, raggiunsero a bordo di un van il condominio in cui risiede Iovino. Alcuni di questi aggredirono il personal trainer che, qualche ora prima, aveva avuto uno scontro acceso all’interno della discoteca The Club, un noto locale nel centro di Milano, e durante il quale Cristian Rosiello, guardaspalle di Fedez, lo aveva preso a schiaffi e a pugni, come ricorda Il Corriere della Sera. All'epoca si vociferava che lo scontro fosse avvenuto per questioni legate ad una ragazza. A non molta distanza era presente anche Fedez il quale, molto agitato, veniva trattenuto da alcuni amici. Alle 3,30 Iovino veniva aggredito in via Marco Ulpio Traiano, Nord-Ovest della città. Una guardia giurata che prestava servizio nel condominio chiamò i carabinieri ai quali dichiarò che aveva dovuto aprire di corsa il cancello di ingresso per permettere a Iovino di sfuggire agli aggressori, tutti uomini. Disse anche che aveva riconosciuto Fedez tra gli aggressori il quale poi era andato via con gli altri.
Chiedendo l’archiviazione, gli avvocati Minniti e Pietrolucci avevano depositato agli atti le immagini di una telecamera di sorveglianza dalle quale emergeva che non era possibile stabilire che il rapper era coinvolto nella rissa. Una tesi che aveva convinto la procura secondo la quale, infatti, Fedez sarebbe rimasto a guardare senza intervenire.
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