Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

1° maggio 1945, l'Armata Rossa entra nel campo di concentramento di Malchow dov'è detenuta Liliana Segre, la senatrice però ringrazia "gli americani per la liberazione"

La senatrice ha detto di essere "grata agli americani" che l'hanno liberata, eppure il campo di Malchow è stato liberato dalle truppe sovietiche

01 Maggio 2025

Pinerolo nega la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, il sindaco Salvai: "Mozione strumentale che serviva solo a dividere"

Liliana Segre, fonte: imagoeconomica

Il 1° maggio 1945 le truppe dell'Armata Rossa entrano nel campo di concentramento nazista di Malchow, situato nell'omonima città in Meclemburgo, nella Germania settentrionale, liberandolo. Tra i prigionieri liberati dal giogo delle truppe naziste tedesche c'era anche Liliana Segre, evacuata da Auschwitz pochi giorni prima del 27 gennaio proprio a causa dell'imminente arrivo delle forze sovietiche; la senatrice però ha più volte dichiarato di essere "grata agli americani per la liberazione", non menzionando l'Armata Rossa, la protagonista effettiva della liberazione dal campo di concentramento.  

1° maggio 1945, l'Armata Rossa entra nel campo di concentramento di Malchow dov'è detenuta Liliana Segre, la senatrice però ringrazia "gli americani per la liberazione"

Il campo di concentramento di Malchow era un campo di prigionia dipendente dal più grande complesso di Ravensbruck, destinato alle donne. È proprio a Malchow che la Segre viene condotta dopo la fuga da Auschwitz, tramite una "marcia della morte". La senatrice passa poco più di 3 mesi nel nuovo campo, come racconta lei stessa, in attesa che le truppe dell'Armata Rossa entrino dai cancelli come fecero il 27 gennaio ad Auschwitz. Il 1° maggio, quando ormai Hitler si era suicidato del Führerbunker e i sovietici erano entrati a Berlino (anche se la resa ufficiale sarebbe avvenuta l'8 maggio), le truppe dell'Armata Rossa arrivano nel complesso di Malchow, liberando i prigionieri dai nazisti. Tra questi appunto c'è anche Liliana Segre, all'epoca 15enne, che riesce a salvarsi dello sterminio dei campo di concentramento, non per mano americana, ma per mano sovietica.

Negli anni a venire però, la senatrice ha più volte espresso la sua gratitudine per la liberazioni verso gli americani più che verso i sovietici. Liliana Segre "mette in primo piano" in ruolo americano nella liberazione dei campi di concentramento rispetto a quello sovietico, ben più determinante.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x