10 Marzo 2025
Ramy Elgaml, fonte: Facebook, @capitano_ri
Scomparsi il giubbino indossato da Ramy Elgaml nella sera dell'incidente con lo scooter e il palo semaforico di via Ripamonti a Milano contro cui il giovane si è schiantato insieme all'amico che guidava, Fares Bouzidi. Il 19enne egiziano, come si legge nella relazione dei sanitari che lo soccorsero, venne trovato "parzialmente incastrato" al palo al termine dell'inseguimento dei carabinieri la notte del 24 novembre 2024.
"Per quanto attiene la disponibilità del palo, risulta essere stato dismesso da A2A due giorni dopo l'incidente", fa sapere l'ingegner Marco Romaniello. Ma resta il giallo. Perché è stato dismesso? E dove si trova ora il palo? Oltre a questo elemento, definito "fondamentale per ricostruire la dinamica" dall'avvocato dalla famiglia di Ramy, è scomparso anche il giubbino indossato dal giovane.
In attesa del deposito della perizia cinematica che potrebbe chiarire meglio la dinamica in cui perse la vita il giovane passeggero dello scooter guidato da Fares Bouzidi, emerge un elemento inedito: è scomparso il palo semaforico contro cuilo scooter si è schiantato. Lo fa sapere l'ingegner Marco Romaniello, incaricato dello studio cinematico che sarà consegnato alla Procura tra un paio di giorni, in una mail scritta l'8 febbraio scorso evidenziando che "per quanto attiene la disponibilità del palo, risulta essere stato dismesso da A2A due giorni dopo l'incidente".
Il palo semaforico sotto al quale venne trovato morto il 19enne di nazionalità egiziana Ramy Elgaml, al termine di un inseguimento dei carabinieri avvenuto la notte del 24 novembre 2024, sarebbe stato smantellato e smaltito dall'Amsa, l'azienda dei rifiuti di Milano, come testimoniano le fotografie agli atti dell'inchiesta della procura, secondo quanto riportato dall'Agi. Da allora non si è saputo più nulla nonostante l'avvocato Barbara Indovina, legale dei familiari di Ramy, abbia sollecitato con un'istanza i magistrati che indagano chiedendo notizie su che fine avesse fatto quello che ritiene "un elemento fondamentale" nella ricostruzione di quanto accaduto e che, a suo parere, sarebbe dovuto essere sequestrato nell'imminenza dei fatti.
Non solo il palo, ma anche il giubbino che indossava Ramy al momento dello schianto contro il palo che gli spaccò in due la schiena, non è mai stato trovato. Anche in questo caso l'istanza dell'avvocata Indovina non ha avuto risposta dai pm che indagano Bouzidi e il militare che guidava la gazzella dell'Arma per omicidio stradale.
In una seconda inchiesta sono indagati altri due carabinieri per favoreggiamento, frode processuale e depistaggio. Una terza tranche dell'indagine è stata avviata nei giorni scorsi dopo la denuncia dell'avvocata Debora Piazza, che assiste Fares, nella quale si ipotizzano i reati di lesioni e falso a carico di due carabinieri, il conducente dell'auto e un altro che redasse il verbale in ipotesi non veritiero. Nei prossimi giorni saranno depositati anche gli esiti dell'autopsia che, a quanto si è saputo, non presenta novità rispetto a quanto già si sapeva. Ramy Elgaml morì per la lesione dell'aorta dovuta a un violento impatto.
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