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“Stop alla propaganda gender nelle scuole“, la petizione di Pro Vita e Famiglia contro l'"indottrinamento arcobaleno nelle scuole"

La battaglia di Pro Vita e Famiglia affinché il diritto educativo delle famiglie diventi legge

24 Febbraio 2025

La petizione di Pro Vita e Famiglia

Fonte: Pro Vita e Famiglia

"Mio figlio no!", la mobilitazione nazionale contro l’"indottrinamento LGBTQ+ nelle scuole" richiesta da Pro Vita e Famiglia.

"Stop all'indottrinamento gender"

In un sondaggio portato avanti da Pro Vita e Famiglia è emerso che la maggioranza degli italiani è assolutamente contraria all’imposizione dell’ideologia gender negli istituti. Nello specifico:

  • L’83% chiede che le famiglie vengano informate preventivamente su progetti scolastici che parlano di sessualità e affettività.
  • Il 76% ritiene che l’educazione su questi temi sia responsabilità primaria dei genitori.
  • Il 62% vuole il diritto di ritirare i propri figli dai corsi di educazione sessuo-affettiva.
  • Il 50% si oppone fermamente alla presenza di attivisti LGBTQ+ nelle scuole.

Richiesta una legge contro l'"indottrinamento gender"

Al governo di centro-destra la onlus Pro Vita e Famiglia chiede quindi che vengano implementate nelle scuole delle misure concrete per mettere fine all'"indottrinamento gender. Nello specifico si chiede al governo una legge che garantisca:

  • uno stop alla propaganda "gender": nessun progetto sulla fluidità di genere in aula.
  • il consenso informato: i genitori devono approvare ogni attività sensibile.
  • il diritto di opt-out: le famiglie devono poter esonerare i propri figli dai corsi gender.
  • lo stop agli attivisti LGBTQ+ nelle scuole: nessun ingresso di ideologi in classe.

Con "Mio Figlio No!"  la battaglia di Pro Vita e Famiglia verrà portata nelle piazze, davanti alle istituzioni e sui media per far garantire per legge il diritto educativo delle famiglie.

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