08 Gennaio 2025
Capodanno (fonte foto LaPresse)
Nella sera del 7 gennaio, con un volo speciale del Viminale, sono stati rimpatriati due immigrati tunisini fermati durante i disordini avvenuti la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano. Uno dei due, con precedenti penali, aveva partecipato ai disordini, danneggiando statue e insultando le forze dell’ordine. L’altro era un irregolare sul territorio italiano.
Nel frattempo, la Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, ha aperto un fascicolo per vilipendio, affidato al pm Enrico Pavone, contro 14 giovani, per lo più di origine nordafricana. Gli indagati, in alcuni video diffusi sui social, hanno insultato l’Italia e la polizia.
Parallelamente, è stata avviata un’inchiesta sulle molestie sessuali di gruppo denunciate da sei turisti belgi, quattro ragazze e due ragazzi, arrivati a Milano per festeggiare l’anno nuovo. Una delle studentesse di Liegi ha raccontato che il gruppo è stato circondato da "30-40 uomini nordafricani", che hanno bloccato le mani delle vittime e le hanno palpeggiate "sopra e sotto i vestiti".
Il fascicolo, al momento a carico di ignoti, è stato affidato al Dipartimento fasce deboli, coordinato dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo. Gli stessi inquirenti si erano già occupati di episodi simili accaduti durante il Capodanno 2022, che avevano portato a condanne fino a sei anni di carcere.
Gli investigatori della Squadra mobile stanno cercando il "signore italiano" che, secondo una delle vittime, avrebbe aiutato il gruppo di turisti e la cui moglie sarebbe stata a sua volta molestata. Si stanno attivando anche i canali internazionali per raccogliere la denuncia ufficiale della studentessa belga e le testimonianze degli amici. È stato già individuato il nominativo di una delle compagne di viaggio che aveva prenotato l’albergo per la comitiva.
Le forze dell’ordine stanno anche cercando eventuali altre vittime e stanno analizzando i video disponibili, alcuni dei quali ripresi dalle telecamere posizionate all’ingresso della Galleria Vittorio Emanuele II, luogo indicato dalle vittime come teatro dell’aggressione.
Una delle studentesse ha fornito un resoconto preciso degli eventi: "L’aggressione è avvenuta dopo la mezzanotte, credo fosse passata da una ventina di minuti, all’ingresso della Galleria, non molto lontano dalla postazione in cui c’erano alcuni poliziotti in piazza Duomo». Ha aggiunto che le forze dell’ordine non si sarebbero accorte dell’aggressione, «perché eravamo dietro a una colonna. C’era molta confusione, moltissima gente".
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