13 Dicembre 2024
Passa di mano il Portofino Kulm, l’hotel 5 stelle di Portofino Vetta, in territorio di Camogli, che da una decina d’anni è chiuso e semi-abbandonato. La trattativa tra la vecchia proprietà facente capo a Unipol, che a sua volta aveva ricevuto in dote l’albergo dalla Fondiaria, e la società Akno dell’imprenditore Alex Nuhi è andata a buon fine. Per una cifra che si aggira intorno ai 10 milioni di euro. Il gruppo, che ha sede a Milano, c è leader nello sviluppo e nella costruzione di parchi commerciali logistici da 50 anni. Il gruppo è proprietario di una nuova catena alberghiera: AN Hotels.
«Oggi la catena AN Hotels ha grandi progetti. Grazie all’acquisizione di diverse nuove strutture, tra cui lo storico Hotel Kulm di Portofino, l’Hotel Giulio Cesare di Rapallo e l’Hotel rege di San Donato a Milano, nel giro di pochi anni AN Hotels diventerà uno dei più importanti brand indipendenti di hotellerie in Italia», si legge nel portale del gruppo. C’è voglia di investire e naturalmente nel caso della struttura ricettiva di Portofino vetta, l’operazione richiederà notevoli risorse. Anche perché, oltre alla necessaria ristrutturazione dell’immobile, esiste l’obiettivo dichiarato di creare una piscina e un eliporto, strutture e servizi considerati indispensabili. Ovviamente i progetti relativi dovranno essere approvati sia dal Comune di Camogli sia soprattutto dall’ente Parco di Portofino. Per ora il progetto per piscina e pista eliporto non è ancora stato presentato, ma potrebbe esserlo molto presto. È pur vero che, a differenza di quanto accaduto ad esempio per il progetto riguardante la vecchia foresteria di Semaforo Nuovo dove la società Il Faro ha visto bloccato il progetto per un residence di lusso, nel caso del Portofino Kulm la destinazione alberghiera esiste da oltre un secolo e quindi non dovrebbero esserci problemi a mantenerla.
L’hotel ha uno stampo liberty ed è stato ristrutturato per l’ultima volta nell’ultimo decennio del Novecento. È passato da diverse gestioni ed è chiuso da 10 anni. Nel 2008 aveva festeggiato i cento anni dalla sua inaugurazione, ma poi era arrivato l'inesorabile declino. Nato nel maggio del 1908 da un'intuizione del finanziere Sebastiano Gaggini, originario del Canton Ticino, viene eletto dalla Regina Madre a luogo ideale per le vacanze di famiglia reale e corte. I punti di forza sono l'aria salubre, i bagni di sole, le passeggiate sul monte. Delizie, che Gabriele D'Annunzio rivendica sostituendo il barbarico Kulm con Vetta e sarà Portofino Vetta per quasi un secolo. Con la Grande Guerra l'albergo diventa un campo di prigionia per gli austro ungarici, poi ospedale militare con gli ufficiali feriti a siglare quel Libro d'Oro in cui Gaggini raccolse le firme dei suoi ospiti illustri. Marconi, Puccini, Susanne Lenglen, Nedo Nadi e Italo Balbo incrociano l'hotel, testimone anche di una frenetica attività diplomatica legata ai trattati di pace di Genova e Rapallo. La creazione dell'Ente Parco nel 1935 salva il Monte dalla speculazione, ma l'albergo decade. Sarà Fondiaria agli inizi degli anni Novanta a rilanciarlo con Raul Gardini e la sua scuola per manager. Fino alla morte e all'ingresso della Portofino Kulm srl delle famiglie De Ferrari e De Gregori. Nel 2008, per i suoi 100 anni, il Kulm si regala un centro wellness Messeguè, un ristorante by Zeffirino e i suoi menù ad hoc sui pacchetti benessere. Il motto è più sani più belli, ma dura poco anche questo idillio. E dal 2014 cala l'inesorabile sipario. Oggi la nuova avventura.
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