03 Agosto 2024
E' stato un flusso anomalo di fluidi a monte del depuratore a provocare il copioso sversamento di liquami in mare che ha interessato il tratto di mare davanti a Quinto, a Genova. Arpal ha effettuato i primi campionamenti sulle acque e i il Comune di Genova ha istituito il temporaneo divieto di balneazione su circa 3 chilometri di costa tra Quarto e Quinto. I risultati dei campionamenti dovrebbero arrivare nella giornata di oggi.
La Procura di Genova è in attesa della prima relazione da parte di Arpal e Guardia Costiera e degli stessi tecnici di Iren e aprirà subito dopo un fascicolo per reati ambientali. L'aziendaIren, che gestisce il depuratore, il 27 luglio era già stato attivato il by pass parziale a seguito di un primo flusso anomalo di fluidi. L'altro giorno tuttavia neppure l’attivazione del bypass è stata sufficiente, così ad essersi attivata è stata la condotta di emergenza. “Le approfondite verifiche hanno escluso la presenza di rotture o falle nella condotta – spiega Iren in una nota – Secondo una prima ricostruzione, lo sversamento in mare è riconducibile all’attivazione estemporanea della condotta di emergenza entrata in funzione, come previsto dalle norme di sicurezza, a seguito di un flusso esterno ed anomalo di fluidi proveniente dalla fognatura a monte dell’impianto. Pochi giorni fa si era verificato un primo episodio analogo che aveva comportato, come previsto dalle norme, la messa in bypass parziale del depuratore di Quinto. L’attivazione della condotta di emergenza è quindi legata al ripetersi di un secondo caso simile in poco tempo”.
I tecnici stanno quindi conducendo controlli estesi sulla rete fognaria a monte del depuratore per ricostruire la provenienza di tale flusso anomalo.
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