05 Giugno 2024
È stata respinta in consiglio regionale la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione contro la giunta Toti. Sono stati 18 i voti contrari, 11 quelli favorevoli. Resta in piedi quindi l’amministrazione guidata del presidente ad interim Alessandro Piana, che a margine della seduta aveva chiarito: “Possiamo andare avanti sino alla fine del mandato”. All’inizio della seduta, in un clima reso infuocato dalla presenza di tifoserie contrapposte sugli spalti e proteste fuori dalla sede di via Fieschi, il capogruppo della Lista Toti Alessandro Bozzano ha letto il messaggioscritto dal governatore agli arresti domiciliari (e quindi sospeso), una lettera in cui si prevede la sconfitta del centrosinistra alle prossime elezioni e si rivendica “con più orgoglio che mai” i risultati politici del “modello Liguria”. “Un atto politico necessario – l’ha definito il capogruppo del Pd Luca Garibaldi illustrando per primo la mozione – perché siamo di fronte a un centrodestra che ha perso completamente la capacità di gestione dei processi. L’inchiesta che ha colpito la Liguria è l’emblema del fallimento politico-gestionale del centrodestra. Un presidente che decide gli investimenti in base alle speculazioni è indicativo di una Regione che pensa a pochi, a pochissimi. Per questo voi avete fallito. Il silenzio sul tema delle infiltrazioni mafiose è scandaloso. Dovete andarvene rapidamente".
Intanto, continuano gli interrogatori in procura a Genova. E’ stata sentita per circa un’ora e mezza dal sostituto procuratore Luca Monteverde e dai finanzieri coordinati dal generale Andrea Fiducia la sovrintendente alle Belle Arti Cristina Bartolini. Oggetto dell’audizione come persona informata sui fatti è il tombamento di Calata Concenter, uno dei "favori" secondo l’accusa fatti dall’ex presidente del porto Paolo Emilio Signorini all’imprenditore Aldo Spinelli. Nelle carte dell’inchiesta gli inquirenti citano un’intervista in cui Bartolini “affermava che la Soprintendenza non aveva ricevuto comunicazioni o richieste da parte dell’Autorità portuale sulla volontà di procedere con il tombamento e che pertanto permaneva ancora la vincolante prescrizione del Ministero di “evitare l’interramento per consentire un collegamento della Lanterna col mare”. In un’intercettazione Spinelli e Signorini commentavano l’articolo con l’imprenditore che chiedeva: “…ma non dipende da Roma quel permesso li?». E Signorini replicava «no…ma tu pensa questa qua che non è che dice sediamoci ad un tavolo per cercare di fare bene le cose, no! …E’ contenta di dire andate tutti a fanculo”. Tuttavia il vincolo venne rimosso qualche mese dopo dopo che Signorini si era attivato. E il 12 marzo 2023 parlando con Alfonso Lavarello confermava che il problema era stato risolto. La Sovrintendenza ”in sostanza, con prescrizioni, dà l’okay su Calata Concenter”). Alla sovrintendente i pm hanno chiesto grazie a chi e in base a quali rassicurazioni fu rimosso il vincolo. L’interrogatorio è stato secretato e Bartolini, uscendo da palazzo di Giustizia si è limitata a ribadire di non poter dire nulla.
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