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Arresto Toti, salta l'interrogatorio dell'imprenditore Spinelli, "sto bene, male non fare paura non avere"

Show del reuccio del porto di Genova; "Signorini? Un mio amico". Spuntano intercettazioni sessiste nei confronti della fidanzata del presidente dell'Authority

11 Maggio 2024

Arresto Toti, salta l'interrogatorio dell'imprenditore Spinelli,  "sto bene, male non fare paura non avere"
Matteo Cozzani, il capo gabinetto della Regione Liguria e braccio destro del governatore Giovanni Toti, finito agli arresti domiciliari martedì mattina nell’ambito dello scandalo delle mazzette, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha rilasciato dichiarazioni spontanee al giudice delle indagini preliminari Paola Faggioni spiegando di “essere estraneo ai fatti ma ha anche sottolineato che di essere pronto alle dimissioni. “E alla luce di questo - ha spiegato il suo avvocato Massimo Ceresa Gastaldo - vengono a meno le esigenze cautelari”. L'interrogatorio di garanzia del braccio destro del governatore è durato circa mezz'ora, poi in tribunale è arrivato anche Aldo Spinelli: l’imprenditore ex presidente del Genoa e del Livorno coinvolto nel giro delle tangenti in Regione è entrato nell’aula al decimo piano per rispondere alle domande del giudice. Ma l'interrogatorio è saltato. Non essendosi presentato l’avvocato non è stato possibile svolgere il confronto con il magistrato. Il legale non c'era per un errore di notifica.  Fuori dall’aula Spinelli ha parlato con i giornalisti: "Mi hanno lasciato solo. Non so perché. Signorini? Un amico". Poi sui finanziamenti: “Male non fare, paura non avere. Sto bene, lunedì chiarirò tutto". Verrà interrogato lunedì a mezzogiorno.

Fa discutere intanto il tenore sessista della conversazione, intercettata dalla Guardia di finanza, tra l’imprenditore Mauro Vianello, suo figlio Stefano e Davide Gaggero. Nella telefonata intercettata si parla della compagna dell’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini, una 32enne genovese che lo accompagnava nei frequenti soggiorni di lusso a Montecarlo, ma anche negli incontri con Aldo Spinelli nel bar di piazza Marsala in cui – secondo quanto emerge dall’ordinanza della gip che dispone le misure cautelari – si decidevano concessioni e assegnazioni di aree strategiche in porto. Il quadro restituito dalle indagini è ricco di particolari. Signorini, come contropartita per l’impegno a favorire gli affari di Spinelli tra le banchine, avrebbe fatto la bella vita all’hotel de Paris di Montecarlo per un totale di 42 notti, comprese giocate al casinò, cene in ristoranti di lusso e servizi extra come massaggi e trattamenti estetici per un valore di oltre 42 mila euro complessivi. Tra i benefit c’erano le fiches, alcune delle quali convertite in contanti per un totale di oltre 31mila euro. E poi ancora il soggiorno a Las Vegas (con la carta di credito di Spinelli) e regali costosi per la compagna, tra cui anche un bracciale Cartier da 7.200 euro.

 

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