17 Gennaio 2024
Ambulanza (fonte foto Lapresse)
Nella notte del 17 gennaio 2024, nel comune di Carapelle, in provincia di Foggia, una donna ha attirato l'attenzione delle autorità locali simulando un malore al fine di ottenere un passaggio gratuito in ambulanza fino all'Ospedale Riuniti di Foggia: un fatto all'apparenza divertente, ma decisamente rimproverabile. E infatti la notizia in poche ore ha fatto il giro del web.
Secondo quanto accaduto, la signora, giustificando la sua chiamata ai soccorsi, ha spiegato al 112 di essere afflitta da tosse da alcuni giorni. Di fronte alle affermazioni della donna, i soccorritori hanno risposto prontamente, trasportandola in codice giallo al centro ospedaliero per sottoporla a ulteriori accertamenti medici, come da prassi.
Tuttavia, una volta arrivata all'Ospedale Riuniti di Foggia, la donna ha sorprendentemente abbandonato l'ambulanza e si è allontanata rapidamente dalla struttura ospedaliera. Ancora più sorprendente è stato il suo successivo riconoscimento del fatto di non essere affetta da alcun disturbo fisico. Quando si è diffusa la notizia, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il malore improvviso e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.
La protagonista di questo episodio insolito ha infatti confessato agli increduli sanitari di aver simulato il malore al solo scopo di ottenere un passaggio fino a Foggia, per poi far sparire il presunto disturbo appena ottenuto ciò che desiderava. Un scena da film, che fa ridere ma anche riflettere, anche se ancora non si sanno i motivi precisi di questa scelta da parte della donna pugliese. Pura furbizia o vera necessità?
In ogni caso, la legge è uguale per tutti e le conseguenze per la donna non si sono fatte attendere, poiché ora è accusata di interruzione di pubblico servizio. Questo gesto, oltre a essere irresponsabile, ha infatti comportato un dispendio di risorse sanitarie pubbliche, quindi pagate dai cittadini, e ha messo a repentaglio la sicurezza di chi potrebbe aver effettivamente avuto bisogno di assistenza urgente nello stesso momento in cui la signora ha effettuato la chiamata al 112.
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