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Genova, arrestata per la terza volte la hacker russa esperta in frodi informatiche, era in una comunità di recupero

Natalia Miniailova è un ingegnere e sa come muoversi nel web. Grazie alle sue competenze ha ingannato i responsabili del centro. I soldi li investiva in cryptovalute

30 Novembre 2023

Genova, arrestata per la terza volte la hacker russa esperta in frodi informatiche, era in una comunità di recupero

E’ finita di nuovo in carcere, Natalia Miniailova, hacker russa do 42 anni da tempo residente a Genova, specializzata in frodi informatiche e conosciuta dalle forze dell’ordine per  effettuare gli acquisti e le truffe anche utilizzando carte di credito intestate a personaggi noti all’oscuro di tutto. La donna, madre di due bimbi e ingegnere informatico, era già stata arrestata a Genova dalla polizia postale nell’ottobre del 2021, ma nonostante ciò aveva continuato a commettere reati, anche dagli arresti domiciliari, e per queste ragioni era stata nuovamente condotta in carcere nel giugno 2022. Trascorsa la seconda carcerazione, era stata nuovamente messa ai domiciliari in un’associazione di volontariato del centro genovese impegnata nel recupero dei detenuti, ma ha ripreso i contatti con i propri complici e ricominciato a delinquere. E così per lei si sono aperte nuovamente le porte del carcere.

Nonostante la capacità di  eludere le investigazioni e cancellare le prove a proprio carico, sono state trovate numerose evidenze di conti aperti fraudolentemente e di carte di credito emesse in Italia e in diversi stati europei e negli Usa, oltre a quelle reperite nel dark web. La Miniailova, oltre ad aver mostrato elevatissime competenze informatiche, ha dimostrato una particolare dimestichezza dei prodotti economico finanziari di numerosi Paesi e ne ha sfruttato le diverse legislazioni per aggirare i controlli antifrode europei. Il provento delle attività criminose, stimato in diversi milioni di euro, è stato in parte investito in cryptovalute. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli esperti della sezione Financial cybercrime della polizia postale hanno sequestrato numeroso materiale, tra l’altro reperito durante la detenzione domiciliare, che è tuttora sottoposto ad esame per ulteriori risvolti investigativi.

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