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Caro affitti, studenti: "Il governo non ha mantenuto le promesse", proteste in 25 città, si parte da Roma

Con l'inizio dell'anno accademico nella maggior parte delle università ritorna anche il tema del caro affitti. Rispuntano così le tende davanti al Politecnico di Milano, ma anche in altre città d'Italia

25 Settembre 2023

Caro affitti Milano

Occupazione dell'ex cinema Splendor a Milano (Fonte: Twitter)

Con oggi, 25 settembre, viene rilanciata la mobilitazione degli studenti per protestare contro il caro affitti che ormai sta colpendo la maggior parte delle città italiane. Con lo slogan "Vorrei un futuro qui" chi partecipa vuole sottolineare come alcuni studenti, visti i prezzi insostenibili, sono costretti a trasferirsi all'estero per studiare o devono addirittura rinunciare agli studi. "Ci sentiamo traditi rispetto alle promesse che avevamo ricevuto prima dell'estate", ha dichiarato l'Udu, l'Unione degli universitari. 

Il governo Meloni, in realtà, aveva annunciato di sbloccare a metà maggio il pacchetto da 660 milioni di euro per la creazione di alloggi universitari previsto ancora dal governo precedente. Le modifiche previste, però, sono state bocciate.

Caro affitti, studenti: "Il governo non ha mantenuto le promesse, proteste in 25 città

La mobilitazione parte dalla Sapienza di Roma, ma sono previste diverse iniziative nelle principali città coinvolte, partendo, appunto, da Roma, poi Lecce, Palermo, Torino, Bologna, per poi coinvolgere man mano anche le restanti venti città. Il presidio di oggi ha visto anche la presenza di una delegazione parlamentare dei partiti di opposizione. 

A Milano sono tornate le tende in piazza Leonardo davanti al Politecnico, ma anche davanti alla Statale. In quest'ultima il motto è "Stanchi di attendere", un attacco aperto al governo e a quelle promesse che, secondo gli studenti aderenti al collettivo Cambiare Rotta Milano, sarebbero "finte, insufficienti o dei contentini". 

L'amministrazione Sala, per adempiere ai bisogni segnalati da alcuni studenti presenti nella cittadina meneghina, ha annunciato di voler attivare lo "studentato diffuso", un progetto del Comune di Milano che prevede la messa a disposizione di 600 posti letto distribuiti su 311 unità abitative e con prezzi calmierati.

Sempre a Milano a metà settembre un altro movimento studentesco, "Tende in piazza", ha occupato l'ex cinema Splendor in segno di protesta, sgomberato però dalle forze dell'ordine due giorni dopo. La situazione, vista la determinazione di molti, rischia di degenerare. Per ora sono previsti presidi e interventi per questa settimana, mentre il primo sciopero del settore di questo nuovo anno scolastico è stato proclamato dal sindacato CSLE (Confederazione Sindacati Lavoratori Europei).

La risposta del governo

Nel frattempo, non avendo ancora definitivamente sbloccato il pacchetto da 660 milioni previsto nel Pnrr, il governo ha annunciato di voler intervenire su quegli studenti che nel precedente anno accademico sono risultati idonei ma non beneficiari di borse di studio, stanziando 17 milioni di euro. "Un piccolo passo avanti, ma non basta", dichiara Camilla Piredda, un membro dell'Udu.

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