19 Agosto 2023
Vannacci, fonte: Facebook @Antenna LGBT
Il Generale Roberto Vannacci, finito nella bufera dopo la pubblicazione del suo libro "il mondo al contrario", le cui frasi "decontestualizzate" secondo l'ex Col Moschin e Folgore, sono finite su tutti i media, portando alla sua destituzione del comando. Il Generale è stato intervistato dal Giornale d'Italia per entrare nel merito delle varie questioni e per rispondere su diversi questi.
Vannacci comincia: "Una delle frasi più contestate è 'omosessuali, non siete normali', con la quale mi hanno messo a ludibrio di tutta la gente. La riflessione che facevo stanotte, perchè in queste notti non sto dormendo tanto, che mi piacerebbe far uscire, che tira in ballo l'istituzione liberale dello Stato e una delle più amate, è questa: ma se io avessi detto 'cari carabinieri non siete normali, fatevene una ragione', il comandante generale dei carabinieri mi avrebbe denunciato in quanto offensivo? E allora perchè se questo non sarebbe successo come immagino, a meno che il comandante non dia di matto, vengo messo a ludibrio della gente, se dico una cosa sugli omosessuali e se la stessa cosa sui carabinieri non ha la stessa risonanza in quanto istituzione dello Stato, istituzione liberale che fa il proprio dovere?".
È una delle prime riflessioni che Vannacci fa, specificando: "Dico carabinieri ma potrei dire professori, poliziotti, operai, qualsiasi altra categoria di persone che non sono omosessuali, no?". "Sui carabinieri ha più effetto perché possiamo chiamare in causa il comandante generale, a cui chiederei se mi avrebbe denunciato per una esternazione di questo tipo. Chiaramente giustificata, ad esempio 'non siete normali perchè siete sempre per le strade a cercare di condizionare la vita dei cittadini'... Anche esternazioni forti ma sempre nel perimetro della legalità".
"Ovviamente non sarei stato denunciato per una dichiarazione del genere, infatti è provocatoria. Ma allora perchè sono stato messo a ludibrio in questo modo per una frase sugli omosessuali?", è la domanda che oltre al Generale, in tanti si stanno facendo in queste ore.
Vannacci tocca un altro passaggio contestato del suo libro, quello nel quale si "paragona" a Giulio Cesare. Ma anche qui, arriva la spiegazione: "Non ho detto che ho il sangue di Giulio Cesare, io ho detto 'credo ingenuamente che nelle mie vene scorra il sangue di Enea, Romolo, Giulio Cesare, Michelangelo, fino a arrivare a Mazzini'. Non ho la megalomania di dire di essere l'erede di Giulio Cesare".
"Su La Verità di oggi viene riportato un intero capitolo sull'identità culturale che ho scritto sul libro e queste cose vengono esattamente fuori".
"Il confronto, quello istituzionale che si svolgerà nelle sedi competenti, non lo pubblicizzerò. Quello della gogna mediatica lo faremo con i metodi dei media", svela. Quindi ospitate in tv, e non solo: "Mi hanno messo la gogna mediatica? Benissimo, ci affrontiamo sui media. Questa è la mia strategia".
"Risponderò alle violenze che mi sono state contestate e quindi chiederò conto del perchè mi è stata usata questa violenza mediatica. Non parlo di quella istituzionale, ma mediatica, per esternazioni assolutamente legittime, che non sono triviali, volgari o offensive. Vediamo adesso che succederà. Avrò collegamenti con diverse testate televisive e giornalistiche. Mi hanno già chiamato in tanti e procediamo in questa direzione".
"Crosetto è il mio ministro e gli devo disciplina. Nei secoli fedele? È il motto dei carabinieri, ma io ne ho un altro e me lo impone il mio Stato. Qualsiasi cosa faccia è il mio ministro, il mio superiore e gli devo rispetto e disciplina. Poi parleremo nelle sedi competenti di quello che fa o farà". Capitolo Russia, il generale non si espone: "Ho fatto l'addetto per la Difesa lì, è una questione di servizio della quale non sono autorizzato a parlare. Neanche sull'invio di armi all'Ucraina".
Il Ministro della Difesa Guido Crosetto subìto dopo lo scoppio del caso, era intervenuto su Twitter: "Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Il Gen. Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto".
Ed ha poi aggiunto: "Girano voci incontrollate che parlano della destituzione (nel senso di allontanamento dalle forze armate) per il Generale Vannacci. Ribadisco ciò che ho detto chiaramente: non esistono processi sommari fatti su social o media ma solo leggi e codice dell'ordinamento militare".
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