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Università Roma Tre, ipotesi class action personale sospeso per obbligo vaccino Covid, chiesti arretrati – RUMORS

Personale docente, amministrativo e della sicurezza impiegato presso l'Università Roma Tre, starebbe valutando una class action per il recupero degli stipendi non erogati durante il periodo di sospensione per l'inadempimento all'obbligo vaccinale contro il Covid

11 Agosto 2023

Università Roma Tre, ipotesi class action personale sospeso per obbligo vaccino Covid, chiesti arretrati – RUMORS

foto @imagoeconomica

A pochi mesi dalla fine dell’emergenza pandemica e cessazione di divieti e obblighi, tra cui quello di somministrazione del vaccino Covid, arrivano le reazioni da parte di quei lavoratori che, pur obbligati, non hanno voluto adempiere e sono stati sospesi dal servizio senza stipendio per mesi.

Secondo alcuni rumors, personale docente, amministrativo e della sicurezza dell’Università Roma Tre, affidatisi ad un noto studio legale della Capitale, starebbero valutando una class action finalizzata al recupero degli stipendi arretrati, non pagati durante il periodo di sospensione, anche e soprattutto alla luce delle evidenze scientifiche emerse, secondo le quali l’obbligo del vaccino Covid non sarebbe servito a prevenire il contagio dell’infezione.

Obbligo vaccinale e green pass, tra polemiche e controversie

L’obbligo vaccinale e il green pass sono stati gli indiscussi protagonisti dei tre anni di pandemia, finiti al centro di bufere e polemiche e dividendo di netto l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari.

Provvedimenti al centro di una continua controversia politica e sociale che hanno segnato uno spaccato nella società non indifferente.

Le critiche si sono limitate ai vaccini Covid fino a quando è rimasta in vigore (per poco) la possibilità di ognuno di scegliere liberamente se sottoporsi o meno all’inoculazione, anche se, le libertà sono comunque state limitate dal green pass, nelle versioni base o super, a seconda delle quali - come quando si acquista un software nelle versioni premium - si poteva fare una cosa piuttosto che un’altra, come entrare in un negozio o consumare un caffè al tavolino di un bar.

Decreto legge 24/2022 e obbligo vaccinale per la pubblica amministrazione

La bufera vera e propria è arrivata con l’imposizione dell’obbligo vaccinale per determinate categorie di lavoratori nella pubblica amministrazione: primi fra tutti medici, infermieri e personale sanitario, a cui hanno fatto seguito forze dell’ordine e personale docente; qualcuno ha adottato l’obbligo anche nel privato, chiedendo ai dipendenti di vaccinarsi pena il posto di lavoro.

Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, il decreto legge 24/2022 prevedeva l’obbligo vaccinale pena la sospensione dal servizio, con conseguente sospensione dello stipendio fino all’ottemperamento dell’obbligo con, tuttavia, la conservazione del posto di lavoro.

 

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