08 Agosto 2023
Nella notte tra sabato e domenica, Luca Giuseppe Reale Ruffino, imprenditore e presidente di Visibilia Editore, ha messo fine alla sua vita lasciando dietro di sé un enigma che ha lasciato perplessi amici, familiari e colleghi. In una serie di addii, Ruffino ha scritto la stessa parola - "Dimenticatemi" - in sei bigliettini indirizzati ai suoi cari. Un gesto che infittisce ancora di più il mistero attorno al suo gesto estremo, alimentando la domanda: perché? Le parole finali dell'imprenditore erano una serie di scuse rivolte ai famigliari, alle persone più strette e persino agli inquilini delle palazzine da lui amministrate.
Inizialmente, si pensava che fosse una malattia grave la ragione dietro al suicidio, Infatti, dopo aver sconfitto il cancro diversi anni fa, Ruffino aveva ricevuto la notizia straziante che il tumore era tornato. La notizia sembrerebbe aver "scosso profondamente Ruffino", come riferito da un amico rimasto anonimo al Corriere. Tuttavia, mentre la malattia può aver giocato un ruolo cruciale nel suo stato emotivo, sembra che ci possa essere molto di più sotto la superficie. Le indagini già ieri avevano escluso questa ipotesi e oggi si aggiunge un ulteriore tassello da inserire nel quadro generale.
Poco prima della sua morte, l'imprenditore aveva effettuato l'acquisto di ulteriori 40 mila azioni di Visibilia Editore, rivela Il Fatto Quotidiano. Questa scelta per molti non ha senso, dato che lui stesso era già il principale azionista dell'azienda, possedendo quasi il 46% delle azioni. Oltretutto, l’azienda di Santanchè era già primo azionista. Non è noto se l'acquisto fu effettuato a fini speculativi o perché credeva nel salvataggio della società, ma probabilmente alla base dell'investimento ci sono entrambi le motivazioni In ogni caso, queste acquisizioni alimentano ulteriormente le ipotesi su possibili problemi finanziari all'interno dell'azienda.
Mentre gli amici e i familiari cercano di capire cosa possa aver spinto Ruffino a compiere un atto così drastico, la società da lui guidata, Visibilia Editore, ha subito già ieri un grave tracollo in Borsa, con un calo del 25%.
Intanto, l'amico e socio di Visibilia Editore, Dimitri Kunz, ha voluto ricordare Ruffino con queste parole: "Quando l’ho conosciuto sono rimasto affascinato per la sua forza umana e la determinazione nel perseguimento della propria visione di progetto. Una perdita inaspettata che tanto mi fa soffrire al pensiero dei suoi famigliari per i quali il vuoto sarà incolmabile".
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