Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

TheBorderline non hanno chiuso davvero il canale YouTube: video ancora visualizzabili e scatta anche la pubblicità

La chiusura del canale YouTube dei TheBorderline non è reale. Il gruppo ha interrotto le attività e cancellato i video dell'ultima drammatica challenge, ma i video precedenti alla tragedia in cui è morto un bimbo di 5 anni sono ancora presenti e contengono pubblicità

19 Giugno 2023

TheBorderline non hanno chiuso davvero il canale YouTube: video ancora visualizzabili e scatta anche la pubblicità

TheBorderline canale YouTube

I TheBorderline hanno chiuso davvero il canale YouTube? La risposta è no! Hanno solo interrotto le nuove attività, ma il canale del gruppo è ancora presente e i video sono apribili. Scatta anche la pubblicità quando li si guarda.

TheBorderline non hanno chiuso davvero il canale YouTube

"I TheBorderline chiudono il canale YouTube", si legge su mlti siti web. "Incidente Roma, The Borderline chiudono canale YouTube", "Chiude il canale YouTube TheBorderline: ‘Dopo la tragedia per noi impossibile proseguire'” e ancora "Chiude il canale TheBorderline: dolore per la morte di Manuel".

Ma è chiuso davvero il canale YouTube dei TheBorderline? La risposta è no. Lo si capiva già solo leggendo le parole scritte dal gruppo stesso in un non-video su YouTube. Ma aprendo il canale si capisce proprio che non è chiuso. Qual è la verità?

"Il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest'ultimo video", si legge nel canale YouTube. Come si può capire dalle stesse parole dei giovani, sono solo state interrotte le nuove attività, ma il canale è ancora aperto e fruibile. I video degli youtuber presenti durante l'incidente che ha causato la morte di un bambino di 5 anni a Casal Palocco, quartiere residenziale di Roma Sud fra il Raccordo anulare e Castel Fusanoche ha causato la morte, sono stati rimossi. Tutti gli altri però ci sono ancora. Peraltro aprendoli scatta anche la pubblicità.

A creare polemiche non è solo questo, ma anche semplicemente il fatto che "l'interruzione delle attività" sia avvenuta diversi giorni dopo la morte del bambino di 5 anni. In quei giorni nel frattempo il canale ha continuato a fare visualizzazioni e a monetizzare. Cosa che potrebbe fare ancora adesso, visto che non è stato davvero chiuso. 

TheBorderline, il canale YouTube non è chiuso

Matteo Di Pietro, Vito Loiacono, Giulia Gianandrea e Marco Ciaffaroni sarebbero i nomi, fino ad ora emersi, dei creator impegnati nella challenge che prevedeva di alternarsi per 50 ore alla guida di un Suv Lamborghini. Durante quella sfida, il Suv si è scontrato con una Smart e nell'incidente è morto un bambino di 5 anni.

Dopo diversi giorni dalla tragedia, il gruppo di YouTuber ha deciso di pubblicare un non-video in cui viene annunciata l'interruzione delle attività.

“I Theborderline esprimono alla famiglia il massimo, sincero e più profondo dolore. Quanto accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita, nulla potrà mai più essere come prima. L’idea di Theborderline - si legge nel fermo immagine - era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo Theborderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel”.

Questo messaggio ha creato moltissime polemiche. C'è chi critica le parole "spirito sano" dell'intrattenimento proposto con quelle challenge così pericolose, c'è chi critica i tempi (troppo lunghi) con cui è stato lanciato questo messaggio, c'è chi critica la non chiusura del canale.

Peraltro sarebbero ancora attivi gli strumenti di monetizzazione e sono anche attivi gli altri canali collegati. Cliccando ad esempio sul bottone per il Super Grazie, si legge sul sito Wired, si potrebbero versare al canale dai 2 ai 500 dollari perfino a partire dal video di commiato. Aprendo un video a caso passano ancora le inserzioni pubblicitarie. Il gruppo capitanato da Matteo Di Pietro non ha affatto chiuso il canale. Ha annunciato la fine delle attività, ma continuerebbe ad accumulare visualizzazioni (e dunque, potenzialmente, denaro) grazie ai vecchi contenuti.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x