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Guardia di Finanza, nomina del comandante generale ancora bloccata

Tra i nomi in pole - oltre a quello di Andrea De Gennaro - ci sono quello di Bruno Buratti, numero uno del comando interregionale dell’Italia centrale, e di Michele Carbone

07 Maggio 2023

Guardia di Finanza, nomina del comandante generale ancora bloccata

Anche per la nomina del comandante generale della Guardia di Finanza “il problema è di metodo”, come sussurra un esponente di spicco dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. A poche ore dall’insediamento di Giuseppe Zafarana, attuale numero uno della forza armata specializzata nell’economia, alla presidenza di Eni, con un’assemblea calendarizzata per la giornata di mercoledì, alle 10 di mattina, presso la sede del gruppo energetico nel romano piazzale Enrico Mattei, la fumata bianca governativa appare ancora lontana. Chi sarà il successore di Zafarana? “Meloni conosce personalmente solo Andrea De Gennaro, che era ritenuto così il candidato forte, ma ci sono altri generalissimi in gara. E così tutto è rinviato all’ultimo minuto possibile”.

Che poi affidare temporaneamente il comando della GdF al cosiddetto “comandante in seconda” è sempre un rischio, visto che nelle gerarchie militari i ruoli tendono sempre ad essere definiti fino al dettaglio: vedere un comandante “pro tempore” con il curriculum perfetto per ricoprire la carica di numero uno che magari viene scavalcato da qualcun altro solo per motivi politici genera malumori nel corpo di appartenenza. Come si diceva, non c’è solo De Gennaro, fratello del ben più noto Gianni De Gennaro, il “super poliziotto” che è stato anche designato dal governo di Enrico Letta presidente di Finmeccanica, poi divenuta Leonardo, e numero uno del Centro Studi Americani di via Caetani, legatissimo agli Stati Uniti. De Gennaro comunque è il favorito, dato che è il “comandante in seconda”. Oltre che, dal mese di giugno 2017, presidente del consiglio di amministrazione del Fondo Assistenza Finanzieri. Scrive il quotidiano “la Repubblica”, che "Meloni ha chiesto al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, di provare a chiudere il dossier sulle forze di Polizia in questo weekend in modo da arrivare a martedì, quando è previsto il cambio del comandante generale della Guardia di Finanza, con un successore di Giuseppe Zafarana. Sarà difficile, forse impossibile".

Anche perché bisogna tenere conto del ministro della Difesa Guido Crosetto, che certo non assiste muto alle indicazioni del premier, anche se del suo stesso partito, Fratelli d’Italia, e con i nomi di De Gennaro e Sirico, bruciati dal muro contro muro, si concluderebbe con un nuovo rinvio. Tra i nomi in pole ci sono quello di Bruno Buratti, numero uno del comando interregionale dell’Italia centrale, e più in lontananza quello di Michele Carbone, comandante interregionale al Sud. Per non parlare di Umberto Sirico, a capo dei reparti speciali.

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