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Abusi ginnaste, aumentano le denunce. Vanessa Ferrari: "Non sono affatto sorpresa. C'è un confine tra disciplina e cattiveria"

La campionessa di ginnastica Vanessa Ferrari: "Ho passato 25 anni nel mondo della ginnastica e ho vissuto tante esperienze positive, ma anche tante negative. Mi spiace che ancora oggi ci siano luoghi dove si verificano questi orrori. Conosco perfettamente questi aspetti"

10 Novembre 2022

Abusi ginnaste,

Vanessa Ferrari (fonte profilo Instagram)

Da giorni si è scatenato un grande caos riguardo ai presunti abusi denunciati da alcune ginnaste italiane. Le sportive hanno raccontato di essere state, ogni giorno, sottoposte a vessazioni e abusi di vario tipo, soprattutto psicologici. Il motivo? Il loro peso e la loro forma fisica. Le ginnaste hanno denunciato di essere costrette a pesarsi 3 volte a giorno, davanti a tutti, in mutande. Hanno anche affermato che, per questi motivi, sono cadute nella "trappola" dei disturbi alimentari. "Ricevevamo urla e insulti se pesavamo anche solo 100 grammi in più. Ci affibbiavano soprannomi imbarazzanti e non ci facevano mangiare neanche un po' di pane".

Abusi ginnaste, aumentano le denunce. Vanessa Ferrari: "Non sono affatto sorpresa. C'è un confine tra disciplina e cattiveria"

Sul caso è intervenuta anche Vanessa Ferrari, considerata una delle ginnaste italiane più forte in assoluto. La sportiva ha commentato così la vicenda: "Quando sono comparse le prime notizie sulle denunce non sono rimasta affatto sorpresa, anzi. Ho passato 25 anni nel mondo della ginnastica e ho vissuto tante esperienze positive, ma anche tante negative. Mi spiace che ancora oggi ci siano luoghi dove si verificano questi orrori. Conosco perfettamente questi aspetti, l'ho detto più volte: come tanti ho vissuto sulla mia pelle i problemi alimentari e all'età di 19 anni mi mandarono in una clinica a Verona. Sono riuscita a guarire dopo un paio d'anni di percorso".

E poi l'invito: "Invito chiunque ne soffra di farsi aiutare perché è davvero fondamentale. Crediamo a quello che è stato denunciato e siamo vicini a tutti voi, lo sport è fatto di sacrifici e rinunce ma prima di tutto, prima di qualsiasi risultato, vengono le persone e la loro salute. Quindi faccio appello all'umanità delle persone perché penso debba esserci un confine netto tra severità, disciplina e cattiveria. Non sto cercando colpevoli, ma parlandone costantemente e denunciando tempestivamente spero che si possa far ragionare chi commette queste azioni e scegliere il modo migliore di agire".

Infine: "Concludo - ha affermato ancora Vanessa Ferrari - invitando a non demonizzare la ginnastica, non è prendendo le distanze da un ambiente che le cose cambiano. La ginnastica è un mondo magnifico benché complesso, quindi non rendiamolo ancora più difficile, sta a noi il compito di proteggerlo". 

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