23 Agosto 2022
La prima vittima italiana del vaiolo delle scimmie si chiama Germano Mancini, ecco chi è veramente: età, famiglia, moglie e figli. L'uomo era in vacanza a Cuba, quando ha contratto il virus che alla fine non gli ha lasciato scampo. Germano, come avevano riferito le autorità sanitarie cubane, era stato ricoverato nei giorni scorsi e le sue condizioni di salute sono parse subito gravi. La conferma che si trattava del carabiniere italiano Germano Mancini è arrivata domenica 21 agosto 2022, giorno del decesso del militare.
Ma chi è Germano Mancini? Il carabiniere, sottufficiale dell’Arma al comando della stazione dell'Arma di Scorzé, in provincia di Venezia, è la prima vittima italiana del Monkeypox. Il decesso, come già accennato, è avvenuto domenica sera a Cuba. Non si è fatta attendere poi la conferma che la causa della morte era l'ormai famigerato e famoso vaiolo delle scimmie. Il militare si trova in vacanza sull'isola caraibica per il periodo di Ferragosto e avrebbe dovuto rientrare in questi giorni.
Mancini era arrivato a Cuba proprio il lunedì di Ferragosto. Lo accompagnavano alcuni amici. La comitiva avrebbe dovuto trascorrere in serenità un periodo di ferie di una decina di giorni. Tuttavia, già nella giornata di giovedì 12 agosto, il carabiniere aveva iniziato a sentirsi male. Le sue condizioni sono apparse subito serie, tanto che si è reso necessario un immediato ricovero in ospedale.
Germano Mancini è morto ad appena 50 anni di età. Come già accennato, comandava la stazione carabinieri di Scorzè. Non si hanno per il momento informazioni sulla sua vita privata, sulla sua famiglia. Non si sa nemmeno se avesse una moglie o dei figli.
Quello di cui si è certi è che lascia una comunità completamente sconvolta. "Sono senza parole, ci ha lasciati il comandante dei carabinieri della stazione di Scorzè, il maresciallo Mancini, uomo simpatico, giovane e capace", ha fatto sapere, con un messaggio sulla sua pagina Facebook il consigliere regionale Gabriele Michieletto. "Perdiamo una brava persona, affabile e preparata, che ha dedicato la vita alla sicurezza degli altri". E ancora: "Le autorità sanitarie italiane dovranno in qualche modo ricostruire le tempistiche del contagio, per capire se il virus sia stato effettivamente contratto a Cuba o in Italia. E una volta accertato questo, dovrà scattare la profilassi".
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