17 Novembre 2021
fonte: Twitter @vittoriosgarbi
"Non abbiamo bisogno di un lockdown per i non vaccinati"; così ha dichiarato Walter Ricciardi nel corso di un'intervista rilasciata alla trasmissione Breakfast Club di Radio Capital. Il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza si è infatti detto contrario all'applicazione di restrizioni alle persone non vaccinate come sta accadendo in Austria. L'igienista ha però in seguito auspicato un irrigidimento dei criteri per il rilascio del Green pass, con l'obiettivo di convincere una più ampia fetta possibile di popolazione a vaccinarsi.
Sulla decisione presa dal governo di Vienna Ricciardi ha poi dato la seguente spiegazione: "L'Austria ha fatto questa scelta drammatica perché era in ritardo con le coperture vaccinali", aggiungendo che diversamente dall'Italia, l'Austria ha "tassi di incidenza dieci volte superiore ai nostri".
Da qui l'analisi su quanto fatto invece dall'esecutivo guidato da Mario Draghi: "Il nostro governo ha preso decisioni tempestive, anche se non ci mettono completamente al sicuro. Ci sono troppe persone non vaccinate, si parla di sette milioni di italiani". Ed è proprio a questo punto che arriva l'auspicio di Ricciardi: "Spero ci siano spazi per convincere le persone, anche irrigidendo le misure per il rilascio del Green pass".
Secondo il consulente del ministro Speranza infatti, attualmente l'Italia rilascia la certificazione verde sulla base di "indicazioni elaborate in Europa quando la variante Delta non era ancora dominante. [...] La prossima settimana cresceranno i casi, proprio perché la variante Delta è molto più contagiosa. Un infetto ora contagia sei o sette persone. Dobbiamo aumentare il numero dei vaccinati".
Ricciardi ha poi definito il tampone antigenico il cosiddetto "tallone d'Achille" del Green pass, in quanto "nel migliore dei casi non certifica la positività almeno del 30% dei soggetti. Il tampone è una misura inadeguata in questa fase epidemica". Per l'igienista tuttavia, il Natale del 2021 sarà migliore "perché rispetto all'anno scorso abbiamo un'arma in più che è appunto il vaccino". Secondo il professore durante queste festività avremo dunque la possibilità di incontrare non soltanto i nostri parenti più stretti ma anche i nostri amici a differenza del Natale del 2020, quando l'Italia era ancora bloccata dalle restrizioni sul divieto di assembramenti al chiuso.
Per quanto riguarda infine l'opportunità di introdurre l'obbligo vaccinale, Ricciardi ha spiegato che attualmente "non serve", poiché "aprirebbe in Parlamento un dibattito molto aspro e dividerebbe il Paese piuttosto che unirlo. Nessuno pensa all'obbligo vaccinale per i bambini, per loro la vaccinazione sarà solo raccomandata".
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