Strage di Nassiriya, oggi l'anniversario: 18 anni fa l'attentato che sconvolse l'Italia

Si celebra oggi, venerdì 12 novembre 2021, il 18esimo anniversario della Strage di Nassiriya, l'attentato in cui persero la vita 19 eroi italiani. Erano le 10.40 locali quando in Iraq un'autocisterna fece irruzione nella base Maestrale, presidiata da nostri connazionali, e due uomini a bordo fecero esplodere una bomba. Nel giro di una piccolissima frazione di secondi tutto saltò in aria, compreso il deposito munizioni. A perdere la vita quel giorno non furono solo militari italiani, ma anche 9 iracheni e due civili, tra cui il regista Stefano Rolla che si trovava lì per fare delle riprese per il suo film. 

Strage di Nassiriya: che cosa è successo 18 anni fa

Il 12 novembre del 2003 alle ore 8.40 italiane 28 persone persero la vita in quella che è passata tristemente nella storia internazionale come Strage di Nassiriya. Una strage che sconvolse non solo l'Italia, ma anche molti altri Paesi. Un attacco di tale violenza - dicevano i media mondiali 18 anni fa - non si vedeva dalla fine della Seconda guerra mondiale. Una foto scattata dal fotoreporter Anya Niedringhaus - premio Pulitzer 2005 - che rappresentava un soldato che si aggiustava l'elmetto davanti alla base italiana distrutta è diventata poi il simbolo dell'attentato.

Massimiliano Bruno, Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Andrea Filippa, Enzo Fregosi, Daniele Ghione, Horacio Majorana, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Alfonso Trincone sono i carabinieri che hanno perso la vita 18 anni fa. A morire sono stati anche soldati dell'esercito: Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Alessandro Carrisi, Emanuele Ferraro, Pietro Petrucci. Il cooperante Marco Beci e il regista Stefano Rolla i civili. 

Anniversario Strage di Nassiriya, Mattarella: "Non dimentichiamo i nostri eroi"

Oggi dunque è la Giornata dedicata alla Strage di Nassiriya e per l'occasione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al ministro della Difesa Lorenzo Guerini. "Nelle operazioni di ristabilimento della pace e per la tutela dei diritti fondamentali dell'uomo, la Repubblica Italiana continua a rappresentare un esempio, grazie alla vicinanza e alla capacità di dialogo con le popolazioni  locali", si legge. "A quanti vi sono impegnati - scrive Mattarella - vanno  l'apprezzamento e la gratitudine del Paese. Una nuova pagina è stata scritta in questo periodo di emergenza sanitaria che si è aggiunta alle altre dure prove alle quali sono sottoposte le popolazioni di tante aree del Pianeta". 

"L'odierna commemorazione, oltre a rappresentare un momento importante per ricordare quanti hanno perso la vita per affermare il valore della pace, deve essere fonte di riflessione e di spinta nel percorso di  condivisione e solidarietà, teso ad affermare i valori universali dei  diritti umani. Ai familiari che continuano a soffrire per la mancanza dei propri cari, esprimo la vicinanza e la riconoscenza del Paese,  unitamente - conclude infine il Capo dello Stato - al mio grato e affettuoso pensiero".