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Saman Abbas, parla il parroco di Novellara: "Vivevano in zona isolata, poteva succedere di tutto”

"Se una famiglia vive in città e tutti i giorni si sentono delle urla, i vicini prima o poi qualcosa diranno"

17 Giugno 2021

Il parroco di Novellara, città in cui scomparsa la 18enne pakistana Saman Abbas e in cui vive la sua famiglia, parla a Zona Bianca. "Poteva succedere qualsiasi cosa, compresa quella che noi temiamo".

Saman Abbas, parla il parroco di Novellara: "Vivevano in zona isolata, poteva succedere di tutto”

A parlare è il parroco di Novellara, don Giordano Goccini. Nel suo intervento ha commentato il fatto che la famiglia di Saman, la ragazza 18enne scomparsa più di un mese fa, vivesse in aperta campagna e quindi isolata dal centro abitato. "Da un lato questa cosa è funzionale a un certo tipo di lavoro - spiega il prete - il lavoro della campagna ha bisogno di qualcuno che abiti lì, che custodisca il territorio, dall'altro questo è estremamente negativo per l'integrazione".

"Se una famiglia vive in città e tutti i giorni si sentono delle urla, i vicini prima o poi qualcosa diranno", considera ancora don Goccini. "Ci sono tante ragazze che scivolano in questo modo al di fuori dalla rete sociale", spiega il parroco del paese facendo riferimento ai figli delle famiglie di stranieri che abitano la zona. "Ci sono tante altre Saman a Novellara e in tante parti di Italia", conclude. 

Intanto si continua a cercare il corpo della 18enne scomparsa dalla Bassa Reggiana e che si presume sia stata uccisa dalla famiglia per aver rifiutato un matrimonio combinato.

Saman Abbas ultime notizie, la madre: "torna a casa stiamo morendo"

"Ti prego fatti sentire, torna a casa. Stiamo morendo. Torna, faremo come ci dirai tu". Sarebbe questo il testo dell'sms trappola mandato dalla madre a Saman per convincerla a riappacificarsi con la famiglia. Il messaggio risale a dicembre 2020, periodo in cui la ragazza si trovava in una comunità protetta dopo avere denunciato i genitori. Saman non voleva sposarsi con un cugino più grande di dieci anni che non aveva mai visto. Voleva stare in Italia, il suo paese, con il suo fidanzato, anch'egli pakistano. Dopo le minacce della famiglia, che voleva costringerla al matrimonio forzato come da tradizione pakistana, Saman aveva dunque chiesto aiuto alle istituzioni e era stata inserita in una comunità protetta. Ecco che arriva il messaggio della madre, Nazia Shaheen, a implorarla di tornare. "Stiamo morendo", dice, ma è tutto un inganno. La diciottenne aveva lasciato la comunità protetta il 22 aprile 2021, per poi sparire il 27 aprile.

La madre della ragazza è indagata insieme al padre, Shabbar Abbas per omicidio premeditato in concorso con lo zio Danish Hasnain. I due sono fuggiti in Pakistan dopo l'inizio delle indagini. Del corpo di Saman ancora nessuna traccia. I carabinieri stanno scavando nei dintorni di Novellara, in Emilia Romagna, dove lo zio della ragazza aveva un casolare. Nel frattempo, uno dei cugini di Saman Abbas, Ikram Ijaz, arrivato in Italia dopo l'estradizione dalla Francia, è l'unico a trovarsi in carcere come complice del delitto.

Non si fermano le domande sul caso di Saman Abbas che sta sconvolgendo l'Italia: cos'è successo alla 18enne pachistana? Cosa si nasconde dietro la sua scomparsa? É stata davvero la sua famiglia a ucciderla per essersi opposta a un matrimonio combinato con un uomo molto più grande di lei? Ecco che arrivano le clamorose rivelazioni del datore di lavoro del padre di Saman che ora, insieme allo zio e ai cugini della ragazza, si trova al centro delle indagini. "Aveva le chiavi, non aveva nessun problema a prendere le pale che potrebbero essere state utilizzate per..."

Saman Abbas ultime notizie, la confessione sul padre: "Era impazzito, diceva che..."

Emergono così le ultime notizie su Saman Abbas che sembrano gettare ancora più sospetti nei confronti del padre della giovane scomparsa la notte dello scorso 30 aprile. Dopo i video che ritraggono tre persone - che sembrano essere lo zio e i due cugini di Saman - dirigersi verso un luogo ancora sconosciuto con pale e attrezzi per scavare nel terreno e quelli che vedono la 18enne e la madre all'aeroporto di Milano Malpensa, il quadro sulla scomparsa della ragazza sembra essere sempre più chiaro: secondo i più, è proprio la famiglia a essere l'unica responsabile della presunta morte della giovane Abbas.

A gettare ombre sul padre di Saman è anche il suo datore di lavoro che ai microfoni di Non è l'Arena afferma: "Le pale sono sempre nell'angolo del deposito. Le abbiamo usate mille volte dopo il primo maggio. Potrebbe essere che le hanno utilizzate per...". Per Shabbar Abbas sarebbe stato difficile procurarsi le pale? L'imprenditore non ha dubbi: "Aveva tutte le chiavi, quindi non aveva nessun problema ad approvigionarsi con l'attrezzatura qua dell'azienda".

Un altro dettaglio inquietante riguarda proprio Saman: il datore di lavoro del padre sostiene di aver visto spesso il fratello, ma quasi mai la 18enne. "Trovavo strano che una ragazza giovane fosse sempre chiusa in casa con la madre" dice a Massimo Giletti e aggiunge che il padre di Saman avrebbe fatto di tutto per non farla andare a scuola e alla fine sarebbe riuscito nel suo intento.

"Ci siamo accorti che c'era un problema. Scappando, Shabbar è impazzito, non è stato più lo stesso dall'anno scorso" continua il datore di lavoro. Infine, stando sempre alle dichiarazioni di quest'ultimo, non sarebbe mai stato programmato un matrimonio combinato tra Saman e un uomo più grande. "Diceva che lei poteva fare ciò che voleva, ha sempre negato i problemi - continua - "e ha raccontato anche un sacco di bugie. Noi ci fidavamo - conclude infine l'imprenditore a Non è l'Arena - ma ci siamo accorti di tante cose che non ci ha raccontato".

Saman Abbas, le ultime ore di vita: non portava il velo 

Intanto sono state rilasciate in esclusiva a Dritto e Rovescio le ultime immagini di Saman Abbas ancora viva. A registrarle è una telecamera di sorveglianza. La giornata, il 27 aprile, data dell'ultimo avvistamento prima della scomparsa. Con lei lo zio e due cugini, proprio quelli che attualmente sono i primi nella lista degli indagati per l'omicidio della diciottenne.

Saman Abbas, in compagnia del fratello, cammina tranquilla. Secondo le ricostruzioni rese possibili anche grazie alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, si stava recando al casolare dello zio e dei cugini. Vestito tradizionale pakistano, ma niente velo, lo sguardo fisso sul cellulare, costantemente in mano. Un ritratto come tanti di una qualsiasi diciottenne dal background multiculturale che vive in Italia. Ma per Saman, quella passeggiata è stata probabilmente l'ultima. Costretta a scegliere tra le sue molteplici identità culturali, Saman Abbas si era opposta al matrimonio combinato con un cugino più grande di lei. Dopo il 27 aprile, giorno ripreso dal filmato, la scomparsa. Qualche settimana dopo, si pensa già all'ipotesi di omicidio. Nel video Saman non porta il velo, ha i capelli raccolti e sembra tranquilla. Nel filmato incriminante per i parenti di Saman poi, una pala, un piede di porco, e i famigliari che si dirigono verso un campo. Dettagli scabrosi in questa vicenda famigliare che ha sconvolto l'Italia e che ha fatto tanto discutere di alcune tradizioni culturali da abbandonare.

Saman Abbas ultime notizie: si svuotano i pozzi per cercarla, anomalie nel terreno

La decisione di svuotare i pozzi per cercare Saman Abbas è arrivata dopo che i militari del quinto Reggimento Mobile Emilia Romagna hanno rivelato ben 10 anomalie nel terreno dove i tre uomini ripresi dalle telecamere di sorveglianza avrebbero "scavato una fossa" per seppellire la 18enne e far perdere le sue tracce. Nelle prossime ore verranno eseguite ulteriori escavazioni in altri punti segnalati dall'elettromagnetometro.

Su richiesta dei carabinieri giungeranno sul posto in mattinata anche specialisti dei vigili del fuoco del comando provinciale di Reggio Emilia che si caleranno in alcuni pozzi di irrigazione nella medesima area, i quali saranno gradualmente svuotati grazie all'intervento dell'autorità di bonifica.

Saman Abbas ultime notizie, l'ultimo audio al fidanzato: "Ho sentito dire 'uccidiamola'"

Spunta nel frattempo l'ultimo audio choc mandato da Saman Abbas al fidanzato: "Li ho sentiti dire ‘uccidiamola’, una cosa del genere". A mandare in onda la nota vocale della ragazza è il programma Chi L'ha Visto, che fa emergere così altri inquietanti dettagli sulla sua scomparsa.

Nell'audio si sente Saman dire anche: "Mia madre mi ha detto 'Non parliamo di te, ma di una ragazza che è scappata in Pakistan" per rassicurarla. Continuano così a emergere nuove prove contro la famiglia della 18enne scomparsa ormai da giorni e gli inquirenti sembra essere sempre più vicini alla verità. Sono stati davvero lo zio e i cugini a uccidere la ragazza e a nascondere il corpo? Secondo le prove, i video delle telecamere di sorveglianza e le accuse del fratello minore di Saman, sembra proprio di sì.

Saman Abbas, si cerca ancora il cadavere

Secondo la procura ci sono pochissimi dubbi. Saman Abbas sarebbe stata uccisa e sepolta dai famigliari. Il cadavere non è ancora stato trovato. Un delitto famigliare con l'aggravante delle implicazioni culturali. La storia di Samman Abbas ha sconvolto l'Italia e torna a far parlare di diritto di cittadinanza. La giovane era infatti cresciuta in Italia, e italiane erano le sue abitudini.

Ancora nessuna traccia dunque della ragazza. Nessuna speranza da parte dei carabinieri. Quello che cercano, è un cadavere. Secondo i carabinieri, Saman sarebbe stata uccisa la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio. Campi e canali sono passati al setaccio ormai da giorni, anche con il supporto di cani molecolari, ma di Saman, ancora nessuna nuova. 

Saman Abbas, la testimonianza: "Strangolata dallo zio"

Intanto arriva un'altra terribile testimonianza sul caso di Saman Abbas: "Secondo me lo zio l’ha uccisa strangolandola, anche perché quando è venuto a casa non aveva nulla in mano". Queste le parole del fratello minore che conosceva bene la 18enne pachistana scomparsa. Lo zio inoltre avrebbe anche minacciato il minorenne "di non dire nulla ai carabinieri, con conseguenza la mia uccisione" e poi avrebbe detto ai genitori della ragazza: "Andate in casa. Ora ci penso io".

"Proseguono le ricerche dei resti della persona offesa, che purtroppo reputiamo sia deceduta" fa sapere Isabella Chiesi, procuratrice capo di Reggio Emilia. "Riscontri positivi su quello che ha detto il padre non ce ne sono. Abbiamo appurato che in Belgio non c’è la ragazza" conclude. La Procura infatti continua a indagare per omicidio premeditato.

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