21 Gennaio 2022
Fonte: lapresse.it
Ogni 21 gennaio cade la Giornata mondiale dell'abbraccio, una ricorrenza che ha assunto un nuovo e più profondo significato nella nostra epoca di distanziamento anti Covid. Con l'avvento della pandemia infatti, sono in molti a ricordare con nostalgia i tempi in cui ci si poteva abbracciare tra amici e parenti senza la costante paura di un eventuale contagio. A prescindere dagli eventi recenti però, la Giornata mondiale dell'abbraccio è soprattutto un invito a manifestare le proprie emozioni positive, sempre tuttavia nel rispetto del prossimo.
Le origini della Giornata mondiale dell'abbraccio vanno ricercate il 21 gennaio del 1986. È in quel giorno che il reverendo Kevin Zaborney di Clio, nello stato del Michigan, crea l'evento noto negli Stati Uniti come National hugging day. Una ricorrenza che in breve tempo si è diffusa in tutto il mondo, anche se inizialmente era stata pensata il relazione alle tipicità della cultura anglosassone. Secondo il reverendo infatti: "Generalmente gli americani sono un po' in imbarazzo al momento di mostrare i loro sentimenti in pubblico". L'obiettivo della giornata è dunque quello di spingere le persone ad abbracciare più spesso i loro familiari e amici, sempre però - avverte Zaborney - chiedendo prima il "permesso" al proprio interlocutore.
Al di là della specifica ricorrenza, sono ormai noti da tempo i benefici degli abbracci sulla nostra salute. Secondo uno studio della School of Medicine dell'università della California, il gesto dell'abbraccio va a stimolare direttamente l'amigdala, il complesso nucleare del nostro cervello adibito alla gestione delle emozioni. A seguito di ciò viene indotta la produzione di ossitocina, ormone importante per il nostro benessere psico-fisico e sessuale. Per gli esperti inoltre, la durata ideale di un abbraccio dovrebbe essere di circa venti secondi, in modo tale da consentire al nostro organismo di scatenare la reazione chimica necessaria a farci stare meglio.
Ciò che però in molti si domandano è perché la Giornata mondiale dell'abbraccio si festeggi proprio il 21 gennaio. Come spiegato dal reverendo Zaborney, si tratta di una data che cade fra le festività di Natale, Capodanno e San Valentino, per di più nella stagione invernale, vale a dire quando il nostro umore non è proprio ben disposto a ricevere o a regalare un abbraccio. A seguito del suo successo, la ricorrenza è stata elevata a contraltare ideale del Blue Monday, il cosiddetto giorno più triste dell'anno che cade invece il 17 gennaio.
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