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Recovery Fund, Gentiloni: "Grande responsabilità per Italia"

28 Maggio 2020

Recovery Fund, Gentiloni: "Grande responsabilità per Italia"

Paolo Gentiloni (foto LaPresse)

"Credo che per l'Italia ci sia una grande opportunità ma anche responsabilità, perché l'Italia non avrà tante opportunità di investimenti di questa natura nei prossimi anni". Così il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, durante la trasmissione radiofonica Rai 'Radio anch'io', in merito alla proposta di 172 miliardi presentata ieri dalla Commissione europea. Sulle risorse disponibili per il nostro Paese "ho letto cifre intorno a 170-180 miliardi. Anche se l'Italia è un contributore netto per 4 miliardi l'anno - ha aggiunto - è 'tanta roba', come si dice a Roma. Il problema è come spendere queste risorse”.

"La direzione giusta credo sia quella di affrontare alcune emergenze come la sanità, il lavoro e quella di puntare sui grandi temi su cui punta la Commissione, come la transizione verde e quella digitale", ha affermato.

Secondo il commissario Ue, occorre anche affrontare "le inefficienze burocratiche e la lentezza della giustizia civile". Inoltre "il debito italiano – ha precisato Gentiloni - deve essere tenuto sotto controllo. Non è che, avendo questo grande ammontare di risorse, si può dimenticare che siamo un Paese troppo indebitato. Adesso dobbiamo spendere, ma nel medio-lungo periodo dobbiamo mettere il debito in un percorso più gestibile, perché altrimenti rischiamo tra qualche anno di trovarci in difficoltà".

Dai paesi 'frugali', Austria, Olanda, Danimarca e Svezia, è arrivata al Recovery Fund "una reazione iniziale non di porta in faccia ma di inizio di un negoziato – ha sottolineato il commissario Ue - una reazione che rende possibile un accordo. Non sarà facile ma ci si arriverà". “Le loro grandi imprese e i loro sindacati – ricorda Gentiloni - sono assolutamente convinti che si tratta non di operazione caritatevole ma di perseguire interessi comuni, che sono anche dei loro lavoratori". Alle risorse del Fondo "non ci si può rinunciare facilmente – ha aggiunto - anche perché quelli sono i paesi che ne approfittano di più".

Quella arrivata con la proposta della Commissione è "una svolta storica – ha poi affermato - non era mai accaduto che decidesse di andare sui mercati, e spendere queste risorse per finanziare progetti con sussidi o prestiti. La Commissione era abituata a una politica di tetti e controlli, ora avrà risorse comuni". “La Commissione ha fatto la sua parte in modo adeguato e ambizioso – ha detto Gentiloni facendo riferimento all’emergenza coronavirus - è pronta a emettere titoli e finanziare programmi, alcuni dei quali partiranno già quest'anno, mentre altri, legati al prossimo budget, partiranno dall'anno prossimo". Secondo il commissario Ue è stato "determinante l'accordo Francia-Germania senza il quale forse la Commissione non avrebbe avuto la forza di fare una proposta così avanzata. E se Francia e Germania si sono messi d'accordo vuole dire che la cancelliera Merkel ha avuto consapevolezza" di una crisi determinante.

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