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Coronavirus, crollo dei reati in Italia: in maggiore calo omicidi, violenza sessuale, furti, rapine in posta

29 Aprile 2020

Coronavirus, crollo considerevole nei reati a marzo

L’emergenza Coronavirus ha portato il mondo a fermarsi. Non hanno subito un arresto solo le attività e le relazioni sociali, ma anche e in questo caso per fortuna i reati. La Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza ha elaborato un report sulla criminalità, che mostra le percentuali del calo. Nel mese di marzo 2020 sono stati compiuti nel nostro Paese 68.069 reati, mentre nel mese di marzo 2019 se ne registravano 203.723.

Il calo principale riguarda le rapine in uffici postali (-77,3%), lo sfruttamento della prostituzione (-72,9%), le violenze sessuali (-72,5%), i furti (-72,2%). Drastica diminuzione anche nel numero degli omicidi volontari (-71%). Nel mese di marzo 2020 gli omicidi di persone di sesso femminile sono stati 7, rispetto ai 12 dello stesso mese del 2019. Sono 7 gli omicidi in ambito familiare affettivo (di cui 6 hanno avuto come vittime delle donne), rispetto ai 13 del mese di marzo 2019. Un calo notevole, anche se inferiore è stato registrato con riferimento alle rapine in genere (-59,9%), i delitti informatici (-49,9%) e quelli inerenti agli stupefacenti (-46,1%).

Sono diminuiti anche i reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi (-37,4%). In questa ambito, nel marzo 2020 sono stati registrati 973 episodi rispetto ai 1.555 casi del marzo 2019. In calo anche le rapine alle farmacie (-28,2%), mentre resta stabile il dato dei furti alle farmacie: 82 nel 2020 e rispetto agli 81 nel 2019.

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