18 Dicembre 2025
Pierluigi di Palma, Presidente di ENAC è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione del 4° Congresso Annuale della Fondazione PACTA-Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo.
Quali sono le maggiori sfide per garantire la sostenibilità del settore aereo?
L'idea è di accettare una sfida che noi stiamo già raggiungendo se non anticipando. Ci sono degli aeroporti che già sostanzialmente si alimentano attraverso percorsi di totale decarbonizzazione per il proprio fabbisogno energetico. L'elemento più difficoltoso è quello della mobilità aerea, poichè serve una compensazione utilizzando carburanti sicuramente non inquinanti. Questa è stata una grande intuizione promossa da Aeroporti di Roma ma che sta anche coinvolgendo ENAC, quindi un rapporto pubblico/ privato che sta dando dei grandissimi risultati.
Siamo al 4º anno dalla Fondazione e ogni anno raccontiamo i progressi di una sfida che abbiamo ben volentieri accettato cioè la riconciliazione per il trasporto aereo e l'ambiente, pur non sentendoci effettivamente poi responsabili dell'inquinamento. Questo ci permette di avere voce in capitolo su determinati percorsi. Fondamentale è stata anche l'idea che poi è maturata all'interno di Pacta di contrastare quella politica europea che si basa sull'idea che si dovesse passare da una parte all'elettrico e dall'altra parte all'idrogeno e comunque limitare il trasporto aereo solo ai trasporti intercontinentali.
Questo ha permesso, chiaramente nell'ambito di discussioni internazionali, di far valere un punto di vista che nasce totalmente nazionale in cui abbiamo raccontato una diversa idea del trasporto aereo che doveva riconciliarsi con l'ambiente tramite il SAF, perché i motori del 2050 saranno tali quali a quelli di oggi. Una riconciliazione che deve andare anche in compensazione, quindi deve trovare anche strumenti e capacità per garantire al meglio una compatibilità con l'ambiente, ma non assoluta perché irrealizzabile. E chiaramente tutto questo percorso ha permesso anche in ambito internazionale, a Dubai in particolare, di avere una risoluzione ICAO che persegue questo terreno per la riconciliazione con l'ambiente al 2050, attraverso un diverso propellente. Oggi noi affrontiamo un percorso anche un pò diverso, cioè la contaminazione, ovvero il trasporto aereo che esce vittorioso da questa battaglia di carattere internazionale e che allarga il campo anche ad altri tipi di mobilità. Io credo che l'idea della contaminazione porterà a favorire effettivamente il raggiungimento degli obiettivi però modificando anche quella politica ideologica che era stata strumentalizzata in ambito Europeo.
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