19 Novembre 2025
Carlo Cimbri, il Presidente del Gruppo Unipol, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione di un doppio appuntamento: l’apertura di una nuova sede di rappresentanza istituzionale, in Avenue Marnix n.23, e l’organizzazione di un convegno, presso il Parlamento Europeo, dal titolo “Il contributo delle assicurazioni alla competitività europea”, ospitato dalle Vicepresidenti del Parlamento, On. Pina Picierno e On. Antonella Sberna.
Il presidente ha sottolineato come il settore assicurativo debba fare investimenti e trovare una coesione sociale a livello Europeo, quello che può essere fatto nei singoli stati membri deve trovare spazio a livello di UE. Questo include, per Cimbri, anche un dialogo con i "vicini", ovvero la Russia.
Oggi avete inaugurato la nuova sede a Bruxelles, cosa rappresenta per voi?
È un po' che ci pensavamo. La legislazione che arriva al nostro paese si misura qui, a Bruxelles, non solo per il nostro paese ma a livello Europeo quindi per una compagnia come la nostra, che ha interessi diffusi, è fondamentale, inevitabile, essere qui per partecipare ai processi e non semplicemente "leggerli" a posteriori.
È un modo per essere nel posto dove si dovrebbe lavorare per armonizzare le 27 legislazioni europee?
Si dovrebbe. Sì, adesso noi guardiamo le nostre gerarchie di settore poi armonizzare le 27 legislazioni, è un processo molto complesso. Abbiamo parlato oggi in questo convegno che abbiamo promosso qui nella sede del Parlamento europeo, che riguarda sì le assicurazioni in Europa ma inevitabilmente riguarda qual è il futuro dell'Europa. L'Europa è oggi una costruzione incompleta, sotto tanti punti di vista, fatto di pezzi, di normative e di strumenti. È chiaro che senza una visione organica senza un salto in avanti deciso nella costruzione europea, competere nel mondo per l'Europa e per l'Italia conseguentemente sarà sempre più difficile.
Che contributi possono dare le assicurazioni per la competitività europea?
Investimenti, coesione sociale attraverso il welfare, protezione degli attivisti per i diritti catastrofali: ruolo classico delle assicurazioni. Quello che facciamo negli singoli Stati membri è quello che possiamo fare a livello maggiore.
Debito comune?
Non si avrà mai un effetto migliore dei capitali, non si avrà mai un unione bancaria, non si potrà mai competere con mercati finanziari evoluti, come quello americano, fin tanto che non ci saranno tante cose ma anche uno strumento di debito europeo comparabile al trend di rischi, comparabile al tresure americano, che serva come metro può e come riferimento per tutti gli investimenti in Europa.
Con la Russia anche in linea dovrebbe avere l'Europa?
Dialogante. La Russia è un grande Paese, una grande economia. Al di là della personalizzazione su chi la divisa ma il popolo russo è un grande popolo. Hanno una cultura occidentale vicina alla nostra, sono molto vicini a noi. Inevitabilmente non si può che dialogare, si deve dialogare.
Golden Power Unicredit sulla Russia, cosa pensi?
Sono Comunicazioni che riguardano le autorità e gli organi di governo competenti e non dispongo di elementi per presentare una mia visione in merito.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia