06 Luglio 2025
Emanuele Di Palma, Presidente della BCC San Marzano, in occasione della summer edition della quinta edizione del “Forum in Masseria”, la rassegna economica e politica organizzata da Bruno Vespa e Comin & Partners a Manduria, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Qual è l’impatto concreto dei dazi sull’economia reale?
"Beh, posso parlare per la Puglia che esporta per 10 miliardi di euro e importa per 11. Quindi, se fosse uno Stato, avrebbe un deficit commerciale. Esporta essenzialmente in Germania, Francia e negli Stati Uniti. Solo verso gli Stati Uniti, la Puglia esporta per circa un miliardo di euro.
I dazi, mediamente intorno al 10-20%, avranno un impatto compreso tra i 100 e i 200 milioni in Puglia. Direi che non si tratta di impatti particolarmente significativi. Il settore più impegnato è sicuramente quello dell’agroalimentare, ma onestamente ritengo che, in questo momento di incertezza, sia inutile creare falsi allarmismi, vediamo come si svilupperà la trattativa. In ogni caso, la qualità dei prodotti delle nostre industrie, sia meccaniche che agroalimentari, è talmente elevata da garantire la permanenza sul mercato, senza particolari problemi."
In merito al supporto dei fondi del PNRR?
"Ecco, questo è un altro discorso. I fondi ci sono, lo abbiamo sempre detto, non è una questione di mancanza di risorse economiche. Il punto è che bisogna darsi da fare, accelerare e mettere a terra i progetti che sono stati presentati e che sono validi. Poi, però, le opere vanno realizzate. Questo è il messaggio che tutti cerchiamo di lanciare, paesi una spinta maggiore, parte finanziaria, parte politica e imprenditori, rispetto a quella vista finora."
In tema lavoro, cosa intendiamo per “occupazione di qualità”?
"Questo è un tema importante. Per avere occupazione di qualità, bisogna investire. Pensiamo all’intelligenza artificiale che offre grandi opportunità da un lato, ma comporta anche un grande rischio, perché la possibilità di perdere posti di lavoro è reale. Quindi dobbiamo investire sempre di più, specie in Puglia, nella formazione, e fare in modo che i nostri giovani, che sono un punto critico per la Regione, restino sul territorio e non vadano via. Perché se formiamo lavoratori qualificati, se coltiviamo intelligenze, e poi queste ci lasciano, non abbiamo concluso nulla. Dobbiamo fare in modo che la Puglia diventi una Regione attrattiva per i giovani, e che i giovani vogliano rimanere qui."
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