27 Maggio 2025
Nando Pagnoncelli, Presidente di IPSOS Italia, in occasione della presentazione del Primo Rapporto Auditel-IPSOS sulle famiglie italiane è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Cosa vi ha sorpreso di più nell'analisi del pubblico over 65?
"Di solito mi sorprende la presenza degli stereotipi, quindi l'idea di pensare che oltre i 65 anni siamo in presenza di una generazione un pochino più apatica, appartata, poco dinamica. Noi non soltanto con questa ricerca, ma soprattutto con questa ricerca, abbiamo evidenziato quanto tra i 65 e i 74 anni i comportamenti, gli stili di vita, il livello di istruzione, la condizione socio economica di questo segmento di età sia assolutamente paragonabile a quello delle generazioni più giovani. Tutto questo, dal punto di vista delle dotazioni tecnologiche è un elemento che induce a riflettere, sono pienamente connessi perché utilizzano in modo molto capace e disinvolto queste dotazioni. Quando è stato introdotto Facebook in Italia, l'iPhone o Netflix, queste persone tra i 65 e i 75 anni avevano 50 anni, quindi si sono pienamente adeguate a tutte le opportunità che la tecnologia ha offerto. Ecco che è fuorviante immaginare che tra i 65 e 74 anni siamo in presenza di un target assimilabile a quello che oggi vediamo oltre i 75 anni, che è un target dove sicuramente ci sono situazioni di maggiore problematicità nei confronti del rapporto con la tecnologia."
Quali stereotipi sul pubblico anziano vengono smentiti maggiormente all'interno di questo rapporto?
"Sicuramente quello legato alla connessione, all'utilizzo della tecnologia, ai device e così via. È interessante osservare come un'opportunità decisamente molto importante che c'è tra i 65 e i 74 anni è quella del tempo, cioè sono persone che possono beneficiare di più tempo, e che per certi versi hanno grande attenzione rispetto ai consumi, ai servizi, alle proposte che vengono loro fatte, proprio perché dispongono di una capacità economica che è superiore rispetto a quella delle giovani generazioni da un lato, quindi, spendono di più e possono spendere di più, però hanno anche molto più tempo e questo noi lo cogliamo dalle tante ricerche di mercato che realizziamo per le aziende. Le aziende sempre più spesso ci chiedono di conoscere quelli che sono gli stili di consumo e gli stili di vita delle persone tra i 65 e 74 anni."
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