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Calzolari (BolognaFiere): "Zoomark +23% espositori e +32% area, hub internazionale del settore PET con 1.300 aziende da 58 Paesi"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Gianpiero Calzolari, Presidente BolognaFiere: "Le fiere sono fondamentali per il confronto, il networking e l’innovazione; post Covid, registriamo numeri superiori al passato, incontrarsi resta essenziale per crescere"

05 Maggio 2025

Gianpiero Calzolari, Presidente BolognaFiere, in occasione del convegno inaugurale di Zoomark è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Zoomark è un evento di riferimento nel settore PET. Qual è il valore strategico di questa manifestazione per BolognaFiere e per il vostro territorio?

"Negli anni, la manifestazione ha assunto una dimensione talmente importante che oggi rappresenta una delle fiere di riferimento nel settore. Ha un trend di crescita a due cifre: rispetto alla precedente edizione, abbiamo registrato un aumento del 23% nel numero di espositori e del 32% nella superficie espositiva. Parliamo di 1.300 espositori provenienti da 58 Paesi del mondo. Insomma, cresce sia in termini dimensionali sia nella sua caratterizzazione internazionale.
Noi siamo convinti che una fiera abbia un futuro solo nella misura in cui diventa un appuntamento di respiro internazionale. Zoomark oggi ha assunto proprio questa caratteristica. Ne consegue, ovviamente, il ruolo di riferimento non solo a livello italiano, ma anche internazionale, diventando un punto di riferimento per numerose filiere: dalla produzione di cibo per animali alla cura e al benessere degli stessi, settori che ormai rappresentano vere e proprie imprese con fatturati rilevanti.
In questo senso, BolognaFiere continua a svolgere il proprio ruolo di hub per i distretti produttivi, anche in questo comparto."

Come si sta evolvendo BolognaFiere per rispondere alle esigenze sia degli espositori sia dei visitatori, in un mercato in continuo cambiamento?

"Quest’anno BolognaFiere ha chiuso il bilancio con il fatturato più alto in Italia tra gli enti fieristici.
Ovviamente, non si tratta di una gara, come abbiamo spesso ribadito, ma essere sul podio significa essere protagonisti. Monitoriamo costantemente i trend, perché una fiera come Zoomark è indicativa dell’andamento economico e dei cambiamenti del mercato.
Un cambiamento che, ormai, non è più tale: possiamo parlare di un fenomeno consolidato. Il rapporto con gli animali è cambiato profondamente, non sono più una compagnia occasionale, ma diventano a tutti gli effetti membri della famiglia. E questo ha impatti su tanti aspetti: alimentazione, cura, igiene, gestione degli spazi domestici. Tutto ciò che riguarda la cura di un animale riflette ormai la stessa attenzione che si dedica a un componente importante della famiglia."

In che modo BolognaFiere supporta l’innovazione nel settore attraverso eventi come Zoomark? E quali sono le novità più rilevanti dell’edizione 2025?

"Le fiere sono, naturalmente, un’occasione di scambio economico, un punto di incontro tra domanda e offerta. Ma rappresentano anche un momento fondamentale per presentare novità, condividere tendenze e confrontarsi.
Attraverso l’osservazione di ciò che accade in altri Paesi, anche vicini ma con culture diverse, si possono individuare approcci differenti allo stesso settore, che diventano vere e proprie opportunità di business.
Chi partecipa a una fiera sa che tornerà a casa, auspicabilmente, con nuove commesse — ma anche con nuovi stimoli per la propria attività.
Questo è il valore aggiunto di una fiera: convegnistica, relazioni, networking. Senza appesantire eccessivamente l’agenda, cerchiamo comunque di favorire la crescita culturale del settore, rafforzando il ruolo delle fiere come spazi di confronto.
Dopo la pandemia c’era chi pensava che le fiere non avessero più senso. E invece, oggi, quasi tutte le nostre manifestazioni stanno registrando numeri ben superiori a quelli pre-Covid. A conferma del fatto che incontrarsi, parlarsi e confrontarsi è ancora fondamentale."

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