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Brandolini (Utilitalia): "Necessario colmare i ritardi infrastrutturali e aumentare gli investimenti nel settore idrico da €4 mld a €6 mld"

Filippo Brandolini, Presidente Utilitalia, ha dichiarato: "Oltrre a soddisfare i nuovi requisiti normativi e a sviluppare nuove infrastrutture, è essenziale intervenire anche su quelle esistenti, che hanno subito anni di scarsa manutenzione"

19 Marzo 2025

Filippo Brandolini, Presidente di Utilitalia e Presidente di Herambiente, in occasione della sesta edizione della Community "Valore Acqua per l'Italia" ha dichiarato:

Il raggiungimento degli obiettivi richiede infatti ingenti investimenti e un'importante innovazione tecnologica nel sistema di depurazione.

C'è poi un aspetto da considerare: sebbene il servizio idrico integrato presenti prospettive promettenti, permangono alcune criticità legate agli anni passati. Dobbiamo colmare i ritardi infrastrutturali e il deficit di investimenti che hanno caratterizzato il settore almeno fino al 2012, ovvero prima dell’introduzione della regolazione specifica per il servizio idrico da parte di ARERA (allora nota con un altro nome, AGC). L’istituzione di un quadro regolatorio chiaro e di indicatori di performance precisi ha permesso alle aziende del settore di accelerare gli investimenti. In poco più di dieci anni, questi sono aumentati del 99%, un risultato significativo che dimostra l'efficacia della regolazione.

Tuttavia, oltre a soddisfare i nuovi requisiti normativi e a sviluppare nuove infrastrutture, è essenziale intervenire anche su quelle esistenti, che hanno subito anni di scarsa manutenzione. Per questo motivo, accanto all’adozione di modelli di gestione più efficienti, è fondamentale garantire un costante flusso di investimenti.

Il futuro del servizio idrico integrato sarà caratterizzato da una forte domanda di risorse finanziarie: per affrontare i cambiamenti climatici, rispettare le direttive europee e recuperare i ritardi accumulati, sono necessari investimenti significativi. La leva tariffaria si è dimostrata uno strumento efficace, contribuendo a raggiungere 4 miliardi di euro di investimenti, a cui si sono aggiunti finanziamenti pubblici, tra cui quelli del PNRR. Tuttavia, affinché il settore possa sostenere il fabbisogno futuro, è indispensabile un impegno costante da parte delle istituzioni nazionali ed europee per garantire ulteriori fondi pubblici.

Le nostre stime indicano che, nei prossimi anni, gli investimenti annui dovranno passare dagli attuali 4 miliardi a circa 6 miliardi, con una prospettiva di ulteriore crescita per rispondere agli ambiziosi obiettivi normativi, come quelli previsti dalla Direttiva Acque.

Concludo rinnovando i miei ringraziamenti a tutti i presenti, a chi contribuisce alla Community, alla realizzazione del Libro Bianco e alle proposte di Utilitalia. Il nostro auspicio è che questo impegno comune prosegua, superando le barriere tra competenze e settori, per sviluppare una strategia condivisa sulla gestione della risorsa idrica. Solo così potremo superare il limite della frammentazione che, fino a pochi anni fa, ha ostacolato un approccio efficace e coordinato nella gestione del servizio idrico integrato.

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