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Scordamaglia (Filiera Italia): "Dal XXII Forum Internazionale Coldiretti ci si aspettano soluzioni concrete dall'Europa; importante combattere Italian sounding per valorizzare il Made In Italy"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Luigi Scordamaglia, Amministratore delegato di Filiera Italia: "PAC strumento fondamentale che deve essere rafforzato; persi €85 mld a causa dell'inflazione"

28 Novembre 2024

Luigi Scordamaglia, Amministratore delegato di Filiera Italia, in occasione del XXII Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione di Coldiretti ha dichiarato a Il Giornale d'Italia.

XXII Forum dell'agricoltura e dell'alimentazione Coldiretti cosa ci può dire e cosa ci si aspetta?

"Ci si aspetta di trovare soluzioni concrete a una serie di problemi che vedono la necessità della food security, della sicurezza alimentare al centro. Ci si aspetta di svegliare un'Europa che per troppo tempo ha considerato scontato, evitabile la produzione agroalimentare e che deve invece capire come la sfida competitiva a cui l'Europa è chiamata da parte da una parte dalla Cina e dall'altra dagli Stati Uniti, si vince solo aumentando la competitività, soprattutto di settori fondamentali e fondanti quale l'agroalimentare."

Qual è l'impatto attuale della nuova PAC sulla filiera agroalimentare italiana, soprattutto per le piccole e medie imprese?

La PAC è uno strumento fondamentale e questo va spiegato al consumatore. Noi non possiamo pensare che sia una forma di sostentamento, anzi è una forma che evita che i 370 miliardi che oggi aiutano gli agricoltori a sopportare i costi di produzione maggiori legati agli standard produttivi più elevati se non fossero erogati come PAC ce li troveremmo nel carrello della spesa, rendendo molti di queste eccellenze prodotti non accessibili anche soprattutto alle fasce meno abbienti di consumatori. La PAC deve essere rafforzata anche perché nell'ultimo periodo ha perso solo per l'inflazione ben 85 miliardi di euro e deve essere poi data esclusivamente a chi produce per aumentarne la competitività sostenibile.

In che modo supportate e tutelate le eccellenze del Made in Italy contro la concorrenza internazionale e il rischio di standard qualitativamente inferiori?

"Facendo una battaglia contro l'Italian sounding, che è un fenomeno in crescita dappertutto. Gli Stati Uniti sono diventati il primo mercato, diventeranno a brevissimo il primo mercato di esportazione sono anche quelli in cui l'Italian sounding è più alto, e bloccando quegli accordi bilaterali come il Mercosur fino a quando non verranno introdotte le stesse clausole gli stessi standard produttivi in maniera tale da non compromettere da un lato la concorrenza con i nostri produttori europei ed italiani e dall'altro, soprattutto mettere a rischio il consumatore europeo."

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