29 Ottobre 2024
Luigi Ferraris, Amministratore delegato FiberCop, in occasione dell'evento di Adnkronos "Trasformazioni green, investimenti e strategie" è stato intervistato da Il Giornale d'Italia
Trasformazioni green, investimenti e strategie. Cosa ci può dire a riguardo?
"FiberCop è una società che ha già al suo attivo 25 milioni chilometri di rete in fibra (n.d.r. corrispondenti ad oltre 60 volte la distanza tra la Terra e la luna). La rete in fibra, oltre a avere grandi capacità di connettività superiori a quello che era in rame, ha anche il pregio di avere una durata maggiore dura tra i 20 e i 40 anni, quindi come tale e da un punto di vista della sostenibilità va nella direzione del minor utilizzo di materiale, ha la possibilità di connettere quindi in tempo reale molte attività. Pensiamo al mondo delle rinnovabili, in un mondo in cui si andrà verso una progressiva decentralizzazione dell'attività produttiva, quindi di una generazione cosiddetta distribuita, la programmazione, la gestione in tempo reale di quelli che sono i fabbisogni e i consumi energetici richiede altrettanta capacità attiva nella connettività. E direi che da questo punto di vista noi possiamo giocare un ruolo importante."
Quali sono le iniziative di FiberCop per ridurre l'impatto ambientale della rete?
"Abbiamo già avviato una società che si occuperà di produzione di energia, di ottimizzazione e di efficienza energetica e anche contribuirà attraverso un'offerta integrata di produzione di energie rinnovabili e batterie di stoccaggio di energia, a contribuire alla stabilizzazione del bilancio energetico del Paese, ovviamente nelle aree in cui è presente. Stiamo parlando di importi ancora molto modesti. Siamo comunque il secondo consumatori d'Italia compreso Tim e quindi è evidente che abbiamo la possibilità sfruttando la nostra presenza sul territorio di contribuire a un autoconsumo da una parte e dall'altra la stabilizzazione dei consumi della rete là dove siamo presenti."
E riguardo invece il progetto di cablatura, quali sono le prossime geografie?
"Il primo obiettivo è quello legato al PNRR, che ci vede tutti impegnati per conseguire e traguardare il 30 giugno 2026 al 30 settembre, sulla base dei dati promulgati da Infratel si vede che Fiber COP è assolutamente in linea coi target. Abbiamo fatto il 96% della milestone; al 30 giugno siamo al 40% e se ci proiettiamo verso il 30 giugno 2026 quindi siamo assolutamente in linea per rispettare le scadenze previste. Questo evidentemente contribuirà in maniera determinante a portare la fibra nelle regioni dove noi siamo presenti che ci sono state assegnate."
Con il rapido avanzamento delle tecnologie quali sono i piani dell'azienda per rimanere competitiva e innovativa?
"L'azienda per rimanere competitiva e innovativa, oltre a fare il suo dovere sotto il profilo della sostituzione del rame con la fibra nell'arco del tempo di piano, dovrà anche guardare con attenzione a quello che accade in settori limitrofi e penso a quelle che è la crescente domanda, per esempio, di capacità di calcolo, allo sviluppo dei data center che comunque necessiteranno di ambienti adeguati e di connettività di alta qualità. Quindi noi possiamo sicuramente essere dei partner per chi vuole sviluppare data center, dei partner per chi vuole sviluppare dei centri di calcolo, dell'edge computing di prossimità perché ormai il paradigma sta cambiando stiamo passando da da centri data center centralizzati grandi a data center sempre vicini più di prossimità."
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