29 Ottobre 2024
Le dichiarazioni di Giampiero Maioli, Amministratore Delegato di Crédit Agricole Italia e Senior Country Officer, raccolte dal microfono de Il Giornale d'Italia a margine dell'inaugurazione a Catania de "Le Village by CA Sicilia", l’acceleratore di innovazione al servizio delle aziende e delle startup del territorio, che si pone l’obiettivo di promuovere e stimolare la crescita delle imprese attraverso l’innovazione e la collaborazione, valorizzando le specificità economiche, sociali e culturali dell’area.
"L'intelligenza artificiale è oggi quello che un tempo era il digitale, quindi ci sono solo due opzioni: o la subisci o la anticipi e la vivi ed è quello che noi come Gruppo cerchiamo di fare e abbiamo fatto volentieri con questa apertura a Catania, perché sono sempre stato convinto e siamo convinti che Catania possa diventare un polo importante dell'innovazione non solo per la Sicilia e il Sud, ma per l'intero Paese".
"Oggi noi qui parliamo di un tema che non riguarda il credito e i finanziamenti che sono cose, diciamo, abbastanza nel DNA di ogni istituzione finanziaria come la nostra, ma noi qui abbiamo fatto qualcosa di più, perché abbiamo creato un network che vede la presenza di aziende socie, gioielli come NTET e come IRTEC che hanno creduto subito nel progetto e tanti partner.
Abbiamo già 21 start up, cosa inimmaginabile solo un anno fa, a dimostrazione che il territorio, il tessuto siciliano è molto reattivo da questo punto di vista. Basta leggere i dati e le statistiche: ci sono grandi corporate internazionali.
Noi volevamo dare un segnale".
"L'altro messaggio che voglio sottolineare è la collaborazione con le università. Noi siamo diventati i tesorieri dell'Università di Catania e di Palermo e investiamo con loro perché tutto questo network va nella direzione di poter consentire ai talenti dell'isola di rimanere e di trovare degli sbocchi professionali oppure anche imprenditoriali, come molti giovani hanno cominciato a fare venendo qui e altri penso che arriveranno.
Catania è la città che esprime il maggior numero di aziende e di crescita. In più la banca che noi ci siamo trovati a gestire tramite il Creval che era il Credito siciliano aveva origine proprio qui, ad Acireale, dove noi anche stiamo investendo tanto e lo continueremo a fare. Quindi Catania ci sembrava in tutti i modi il luogo ideale per fare questi investimenti
Ci sono grandi corporate internazionali presenti, sta nascendo un polo tecnologico a Catania.
"Il Village è un po' un esempio perché diventa un catalizzatore di interessi per gli studenti, ma noi andremo anche al di là. Noi creeremo collaborazioni con le università siciliane, non solo Catania, per consentire ai giovani studenti di fare degli stage presso di noi e aprirli a un gruppo internazionale che opera in 46 Paesi e quindi dare loro la possibilità di scoprire tutto questo senza per forza di cose dover andare via".
"L'abbiamo chiamato il Village della Sicilia perché vogliamo che sia inclusivo anche per altre realtà, non vogliamo chiudere i confini alla città di Catania. Noi oggi siamo nell'era della comunicazione a distanza e quindi mi sembra che il fatto della fisicità sia relativo. Poi mai dire mai: se dovessimo trovare il numero di start up che ci consentano di ampliare la nostra presenza nell'isola, saremmo solo felici".
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/mondo-imprese/655761/le-village-by-ca-sicilia-direttore-annarita-d-urso-intervista.html
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia