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Orsini (Confindustria): "In Italia servono investimenti e una revisione della fiscal expenditure; stimiamo misure non più idonee per circa 10mld"

Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine dei lavori del 39mo convegno di Capri dei Giovani imprenditori, in corso al Grand Hotel Quisisana di Capri, risponde su nucleare, manovra di bilancio e transizione ecologica

12 Ottobre 2024

Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, risponde alle domande dei giornalisti a margine dei lavori del 39mo convegno di Capri dei Giovani imprenditori, in corso al Grand Hotel Quisisana di Capri. Il Giornale d'Italia gli ha posto alcune domande su nucleare, competitività e investimenti:

"La proposta che noi ci vogliamo fare oggi, e ovviamente al ministro la faremo dal palco, è che per chi ha dato l'acconto nel 2023 come Industria 4.0 e non ha ancora cominciato gli impianti possa usufruire di 5.0 magari modificando l'impianto e stando attenti agli obblighi e ai requisiti del 5.0. Credo possa essere un'accelerazione che aiuti ovviamente le imprese, anche perché stiamo notando che purtroppo per impianti di un importo che comunque è 2 milioni o superiore c'è una necessità di tempo per essere costruito che rischia di superare un anno"

Stellantis e l'Europa

"Credo che questa sia purtroppo una delle ripercussioni delle scelte della precedente Commissione europea sul tema. Perché il vero tema è che lo stop al motore endotermico 2035 e diciamo le ultime annunciazioni della rivisitazione al 2026, non voglio che dia adito a qualcheduno di non fare produzioni in Italia. Noi abbiamo bisogno che le persone in Italia vengono mantenute. E chiedere ulteriori incentivi mi sembra onestamente una pazzia. Noi abbiamo bisogno di piani industriali seri, imprese che
siano serie sul territorio e che restino, ovviamente, a costruire i propri prodotti nel nostro Paese". 

Il Mediterraneo allargato è più un'opportunità da cogliere o una sfida di sopravvivenza per le imprese italiane?

"È un'opportunità da cogliere. Sulle sfide, diciamo sulla sopravvivenza, io ricordo sempre a tutti che noi oggi siamo il quarto esportatore al mondo. Quindi oggi l'Italia si sta comportando ovviamente meglio degli altri Paesi. Certo abbiamo problematiche: penso che siamo al 18mo mese di calo di produzione, quindi serve incentivare la produzione.

L'Africa è un'opportunità. Il titolo del convegno è "Orizzonti" proprio perché guarda le prospettive del futuro. Sull'Africa ci sono importanti possibilità. Penso al nostro manifatturiero, penso all'agritech, penso ai temi energetici. Sappiamo di questo elettrodotto che comincerà l'anno prossimo con Terna e l'impresa tunisina, credo che sia un'importante opportunità che dobbiamo saper cogliere".

Quanto manca la Russia dal punto di vista degli approvvigionamenti di gas?

"Diciamo che oggi per gli approvvigionamenti di gas siamo riusciti a non soccombere. Il vero tema oggi, la domanda che ci dobbiamo fare, è che è necessario, per forza, incrementare i nostri approvvigionamenti come Paese. Noi cioè dobbiamo diventare più indipendenti energeticamente perché l'energia - e lo stiamo capendo - è una necessità di sopravvivenza nazionale sia in termini di competizione ma anche in chiave di sopravvivenza proprio del Paese".

Il nucleare 

"Noi siamo per il mix energetico, quindi benissimo le fonti rinnovabili che abbiamo la necessità di incrementare, però in un bagno di realtà oggi sappiamo che il 40% è ancora fonte di gas e il 20% lo stiamo comprando dalle centrali nucleari francesi. Quindi un 60%, a luglio, del mix energetico a luglio è composto da questi due dati.

Senza se e senza ma, bisogna correre sul nucleare. Quindi la sperimentazione nucleare abbiamo chiesto che venga messa in Italia nella legge di bilancio perché è il primo sintomo che il Paese investe in una tecnologia che è quella della terza - quarta generazione nucleare, dei nuovi micro-reattori, anche perché è una tecnologia sicura, non parliamo più delle vecchie centrali nucleari da 1-3 gigawatt, ma di micro-reattori che sono sicuri e della tecnologia del futuro.

Google ha dichiarato che alimenterà i suoi centri dati dai micro-reattori nucleari.

Quindi questa è la tecnologia che dobbiamo portare avanti".

"IRES premiale per chi investe"

"Abbiamo incontrato la settimana scorsa il ministro Giorgetti e abbiamo chiesto che venga attivata una politica industriale strutturale del Paese. Il tema è che sappiamo che il PNRR ha una scadenza che è quella del 2026. Questo Paese ha bisogno per alcuni capitoli - tipo l'incremento della produttività e la crescita delle nostre imprese - di investimenti sulle imprese quindi io penso anche a una IRES premiale per chi investe.

È ovvio che questa è la via e quindi mantenere gli investimenti sulla parte strutturale e quindi ci aspettiamo di costruire questo percorso. Come? Sappiamo che oggi ci sono 120 miliardi di tax expenditure, fiscal expenditure, abbiamo proposto di esaminarne una parte: noi pensiamo che circa 10 miliardi possano essere eliminate, perché non sono più misure a sostegno vero della crescita e con quelle costruire un percorso che sia una politica industriale per il futuro".

https://www.ilgiornaleditalia.it/video/mondo-imprese/649414/capri-convegno-giovani-imprenditori-confindustria-luigi-abete.html

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