18 Settembre 2024
Giovanni Cannata, Rettore dell'Universitas Mercatorum, in occasione della presentazione del XXIV congresso mondiale ISLSSL sul diritto del lavoro e la sicurezza sociale ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"C'è una fortunata coincidenza, non voluta perché le date non erano state ovviamente concordate, ma questo congresso viene esattamente pochi giorni dopo la conclusione del G7 lavoro che si è tenuto a Cagliari. I temi che sono stati affrontati in quella riunione molto importante che ha presentato un memorandum che la ministra Calderone ha ricordato oggi pomeriggio anche qui ed è stata che echeggiata dal professor Scarpetta, è che i temi sono certamente quelli della regolamentazione del mondo del lavoro ma accanto a questo c'è un tema fondamentale che è quello della sicurezza sociale. Gli inglesi direbbero just in time, il momento è adeguato. Ovviamente come sempre accade, bisogna passare dalle visioni, dalle enunciazioni di principio, dalle strategie alle prassi quotidiane. E tutto questo richiede fare cultura su queste problematiche, che è il compito delle università. Io penso che lo sforzo di oggi sia uno sforzo molto importante. Circa 700 persone vengono da 87 Paesi del mondo si confrontano qui. Rappresentano una opportunità non indifferente che noi abbiamo fortemente voluto. Siamo lieti degli esiti almeno a questa prima giornata iniziale."
Che ruolo hanno gli atenei digitali nella formazione dei lavoratori del futuro?
"Da 0 a 10, 10, per il motivo molto semplice rappresentato dall'opportunità di lavorare e studiare a distanza. Ovviamente non rinunciando a nulla dei profili qualitativi, del modo in cui si apprende, di quello che si apprende, del come ci si confronta, ma mettendosi anche nella filosofia che oggi un po va rafforzata del lavoro agile. Non è detto che si debba sempre lavorare fisicamente in un certo luogo, ma c'è mobilità. Pensate a quanta gente ha l'opportunità oggi di studiare in realtà dove teoricamente non c'è una sede universitaria. Ovviamente non è soltanto una questione di costo dell'alloggio, quella sarebbe una lettura molto banale, ma le opportunità che si offrono sono significative. L'opportunità di studiare quando vuoi, come vuoi, ovviamente non rinunciando ai temi della qualità, dell'educazione e della formazione."
Si è parlato di intelligenza artificiale, quali possono essere i benefici e i rischi se non regolamentata?
"Questo diventerà un best seller dei prossimi tempi. Ovviamente l'intelligenza artificiale non è neutrale rispetto ai problemi del mercato del lavoro. Ci sono due aspetti, da una parte si creano nuove professionalità, nuovi bisogni e nuove esigenze, dall'altro lato tagli ai posti di lavoro, soprattutto nelle situazioni di lavoro meno qualificato, più il lavoro di massa. Vanno letti sia i costi che i benefici e come in tutte le situazioni occorre non aver paura del futuro ma occorre interpretare il futuro."
Il Contamination Lab sta dando i risultati sperati nella formazione all'imprenditorialità?
"Io penso di sì. E questo è un tema molto importante perché c'è un tema di confronto col mondo operativo anche delle imprese. In questi giorni noi ospitiamo qui un career day con un certo numero, circa una quarantina di imprese che hanno accettato di contaminarsi con noi nell'ospitare i nostri studenti. Per partecipare a questa iniziativa si sono iscritti veramente in molti."
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