05 Settembre 2024
Il Giornale d'Italia ha intervistato Maurizio Beucci, Senior Manager of the Global Leica Academy, in occasione del vernissage della mostra "Il sabato rosa del villaggio" realizzata in collaborazione con Faema.
"È stata una mia in qualche modo folgorazione sulla via di Damasco. Nel senso che, come la poesia celebra non tanto la festa, ma l'impatto che la festa ha sul villaggio, sulle persone, su ciò che avviene. Allo stesso modo era per me un un'intuizione forse felice, quella di avere l'idea di un evento sportivo che non è solo un evento sportivo ma lo è anche sociale e del suo impatto sulle comunità che tocca. Di solito i grandi eventi sportivi celebrano delle epoche, come dicevo nel colophon invece soltanto uno celebra una comunità e questo è il Giro d'Italia."
Su che base è nato il progetto culturale e artistico che ha legato il Giro d'Italia a questa mostra?
"È nato da un contatto diretto tra Leica e Faema, senza ombra di dubbio con uno spirito ben preciso. Ci è piaciuta da subito l'idea del Giro d'Italia perché poteva toccare quei luoghi della provincia che nell'ultimo anno come Galleria abbiamo cercato di raccontare in qualche modo. Quindi tornando al discorso della visione della Provincia vista come luogo nello spazio e non come luogo nel tempo arretrato o nell'accezione più popolare del termine provincia o provinciale rientrava molto bene in tutto questo e nel nostro percorso come galleria soprattutto in un luogo come Milano."
Come sono stati selezionati i fotografi che hanno poi portato qua questi meravigliosi scatti per la mostra?
"Noi abbiamo due network di fotografi che collaborano attivamente con Leica e sono i docenti della Leica Academy che quindi insegnano la fotografia e avvicinano gli appassionati al nostro marchio. Poi abbiamo invece un network di fotografi professionisti che sono i Certified by Leica. In Italia sono circa una novantina di fotografi. Adesso non sono i responsabili del progetto per l'Italia, quando ho lasciato l'Italia era circa di 70. Tra questi fotografi sono stati scelti da Faema altri due nomi, quindi due nomi tra il nostro network di fotografi, insegnanti e docenti che sono anche professionisti naturalmente, e due tra i professionisti certificati."
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